Presentato al MiSE il portale - www.incentivi.gov.it - dedicato al Vademecum ragionato sugli incentivi.
Verrà aggiornato periodicamente e, già nelle prossime settimane, sarà implementata la parte “web oriented”, con un sistema che risponde a domande specifiche dell’imprenditore, con un assistente virtuale (chatbot).
Attraverso la partecipazione di tutte le pubbliche amministrazioni, diventerà un punto unico di accesso agli incentivi e alle altre opportunità a supporto delle imprese.
Il ministro del Lavoro, Di Maio, lo spiega così: “è un breve documento nel quale gli imprenditori potranno trovare l’incentivo giusto a seconda di ciò che davvero gli serve, del loro territorio o della dimensione della loro azienda... siamo riusciti a mettere in connessione, grazie alle loro disponibilità, tutte le realtà che offrono un servizio alle imprese. Non solo il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero del Lavoro, ma anche Agenzia delle Entrate, Cassa Depositi e Prestiti, GSE, ENEA, Finest, Invitalia, INPS, ICE, Unioncamere, Sace, Simest, SofiCOOP”.
Alla presentazione, oltre al ministro del Lavoro, anche l’Ad Invitalia e l’Ad Cassa depositi e prestiti.
Domenico Arcuri, AD Invitalia: “Questa iniziativa è un cambio di approccio: i cittadini non devono più cercare, spesso invano, le opportunità che lo Stato mette a disposizione, ma queste ultime gli vengono proposte naturalmente. Invitalia è un antesignano di questo ribaltamento nel rapporto tra domanda e offerta di sviluppo: abbiamo già lanciato 3 app gratuite per tre nostri incentivi – Resto al Sud, Cultura Crea e Smart&Start Italia – che permettono agli imprenditori di seguire in tempo reale l’iter del loro progetto”.
Fabrizio Palermo, AD Cassa Depositi e Prestiti: “Vogliamo semplificare le vita delle Pmi e mettere sempre più al centro le esigenze degli imprenditori. Lavoriamo per rendere più accessibili i prodotti in una logica integrata, dall'equity, al debito, ecc. Apriremo a breve presenze territoriali per andare incontro ai bisogni del territorio”.
Gli incentivi riguardano: l’avvio di una nuova impresa, gli investimenti in innovazione, la crescita, il rafforzamento patrimoniale, gli investimenti in macchinari, impianti e software, l’internazionalizzazione, gli investimenti in formazione, in ricerca e sviluppo, in efficienza energetica, in nuove assunzioni, gli sgravi fiscali (tra cui quello connesso al reddito di cittadinanza).
Intanto, il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al tavolo tecnico che si è svolto con i vertici di 31 associazioni imprenditoriali, ha spiegato l’idea di un disegno di legge crescita “omnibus”.
Il Ddl, dovrebbe essere presentato al Parlamento con il Def (Documento di economia e finanza), entro il 10 aprile. Il disegno di legge potrebbe essere trasformato in un Dl.
Il disegno di legge sarà rivolto alle piccole imprese per facilitare la crescita, tutelare il Made in Italy, favorire l'internazionalizzazione e i nuovi strumenti di finanza.
Tra i temi anche la tutela dei marchi storici e la formazione.
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