Firmato il 15 maggio 2023 dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy un decreto che istituisce un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI delle regioni del Mezzogiorno.
Le nuove risorse finanziarie messe a disposizione servono per incentivare gli investimenti innovativi in produzioni green ed efficienza energetica, nell'ottica della trasformazione tecnologica e digitale.
L’obiettivo della misura – secondo quanto riportato nella nota ministeriale – è, infatti, proprio quello di sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il Piano Transizione 4.0.
Le imprese coinvolte nel nuovo bando del MIMIT (non ancora pubblicato) sono le piccole e medie imprese manifatturiere e dei servizi ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno ed in particolare, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Gli incentivi concessi alle PMI si presenteranno come un mix tra finanziamenti agevolati senza garanzie e contributi a fondo perduto fino al 50% in combinazione tra loro, a copertura del 75% della spesa.
NOTA BENE: I progetti delle imprese, infatti, dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente ad euro 750.000,00 e non superiori ad euro 5.000.000.
L’incentivo pubblico potrà coprire fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili con un’agevolazione articolata in un contributo e in un finanziamento agevolato, in base alla dimensione aziendale.
In particolare, il mix di aiuti si articolerà nel seguente modo:
ATTENZIONE: Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione verranno definiti con un futuro provvedimento del MIMIT.
Per avere accesso all’incentivo i progetti presentati dalle PMI del Sud devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti (per esempio cloud, realtà virtuale) destinati:
ATTENZIONE: Specifiche premialità vengono riconosciute per la transizione green delle imprese e per gli impegni in ambito climatico.
Ai fini della valutazione della finanziabilità sono, infatti, riconosciuti significativi i punteggi premiali per i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa e che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5%, nonché per quelli finalizzati a introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.
Analogamente, altre premialità sono previste per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.
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