Pirateria di ritorno

Pubblicato il 09 luglio 2008 La recente pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 27764 dell’8.7.08) ha superato l’empasse generato dalla mancata registrazione del bollino Siae, stabilendo che la vendita e il noleggio di cd pirata è reato ai sensi dell’art. 171 ter, lett. c), della legge sul diritto d’autore. Secondo i giudici del Collegio, “la contestazione mossa all’imputato non concerne la mera assenza del contrassegno Siae sui supporti sequestrati, ma ha a oggetto la detenzione di supporti frutto di violazione dei diritti posti a tutela della personalità dell’autore o dei diritti all’utilizzazione economica dell’opera dell’ingegno”. Qualora il fatto non è commesso per uso personale, infatti, la norma sopra citata punisce “con la reclusione da sei mesi a tre anni chi pur non avendo concorso alla duplicazione o riproduzione detiene per la vendita o la distribuzione, distribuisce, pone in commercio concede in noleggio o cede a qualsiasi titolo, proietta in pubblico o, trasmette a mezzo tv, fa ascoltare in pubblico le duplicazioni o riproduzioni abusive”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Artigiani e commercianti: come avere la riduzione contributiva per i nuovi iscritti

28/04/2025

Precompilata 2025, modello 730 e Redditi online dal 30 aprile

28/04/2025

Dirigenti PMI: come e quando versare i contributi a Previndapi

28/04/2025

IVA e prestazioni di servizi: obbligo di fattura all’esecuzione, non al pagamento

28/04/2025

Avvocati: compensazione gratuito patrocinio - contributi

28/04/2025

Rottamazione-quater: ultimi giorni per essere riammessi

28/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy