Più trasparenza nell’assegnazione degli incarichi ai periti dei tribunali

Pubblicato il 11 settembre 2009

Con una lettera inviata ai vertici della categoria dei dottori commercialisti nei consigli locali, Claudio Siciliotti, presidente del Cndcec, invita a vigilare sull’applicazione della legge n. 69 del 18 giugno 2009, dal titolo "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile".

La riforma del diritto di procedura civile punta ad accelerare i tempi di conclusione delle cause e interviene anche sul fronte delle perizie decise dai giudici ed eseguite dai professionisti. Con le nuove disposizioni si vuole arrivare a modificare la modalità di designazione del consulente e a verificare lo svolgimento della sua attività, per giungere ad una più equilibrata distribuzione degli incarichi. Si stabilisce, quindi, che nell’assegnare gli incarichi agli iscritti agli albi dei tribunali non è possibile affidare allo stesso professionista più del 10% del complessivo delle perizie affidate dall’ufficio.

Con la sua lettera, Siciliotti evidenzia come la disposizione sia finalizzata a conferire maggiore trasparenza agli incarichi attraverso una migliore rotazione nella nomina dei periti, obiettivo da raggiungere anche attraverso un maggior ricorso agli strumenti informatici.

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