L’agenzia delle Entrate analizza, in una risposta dell’11 giugno 2019, gli effetti di una trasformazione societaria ai fini dei requisiti della participation exemption (Pex) di tipo soggettivo.
La trasformazione societaria non fa venire meno i requisiti soggettivi della participation exemption ma se interviene anche un conferimento di azienda neutrale e conseguente cessione delle partecipazioni derivante da questa, si profila un’operazione abusiva. La conclusione è contenuta nella risposta n. 185/2019.
Una società prospetta tale situazione: una Snc riceve una proposta di investimento da parte di nuovi soci i quali, però, non sono interessati all’immobile. Pertanto la Snc deve diventare una Srl neutrale, un ramo di azienda deve entrare in una società neocostituita, e il 70% delle partecipazioni di questa dovrà essere ceduto al nuovo socio, realizzando una plusvalenza.
E’ l’articolo 87 del Tuir che disciplina la participation exemption (Pex), stabilendo l’esenzione Ires in presenza di determinati requisiti. La circolare 36/E/2004, paragrafo 2.3.6, tratta delle conseguenze delle operazioni straordinarie sul regime in parola: il passaggio da Snc a Srl è neutrale per la Pex. In caso di conferimento neutrale che riguarda un’azienda o un ramo aziendale, le partecipazioni ricevute in cambio dalla conferente si considerano iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie nei bilanci in cui risultavano iscritti i beni dell’azienda conferita.
Per quanto riguarda, ai fini della verifica dei requisiti soggettivi, gli effetti della trasformazione da Snc a Srl, le Entrate affermano che ciò non ha effetto sul periodo di possesso della partecipazione: pertanto, sarà computato, in capo al soggetto trasformato, tenendo conto anche del periodo maturato in capo al soggetto trasformando.
Nell’analisi del caso, l’agenzia delle Entrate si spinge oltre e ravvisa un’operazione abusiva.
Si sostiene che l'operazione è abusiva perché la trasformazione da Snc a Srl appare “ultronea rispetto all'obiettivo economico perseguito di cedere il 70% delle quote della Newco Srl e preordinata a consentire l'ottenimento di un indebito vantaggio fiscale”.
In questo modo, quindi, si avrebbe la tassazione Pex della plusvalenza al 5%, mentre, rimanendo in ambito Irpef, l’imposta sarebbe più elevata.
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