Per evitare l'espulsione va provata anche la convivenza con la moglie italiana
Pubblicato il 03 giugno 2011
Con sentenza n.
22100 del 1° giugno 2011, la Cassazione ha ricordato che la previsione secondo cui non è consentita l'espulsione degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado o con i coniuge che siano di nazionalità italiana si applica a tutte le espulsioni giudiziali tra cui la decisione del Tribunale di sorveglianza.
In tali situazioni – continua la Corte - lo straniero che intenda far valere una
“ostatività all'espulsione che lo attinge”, deve dimostrare “
non solo di essere coniugato con un cittadino di nazionalità italiana, ma altresì che la convivenza con la stessa è concreta ed effettiva”.
Nel dettaglio, è stato respinto da parte dei giudici di legittimità il ricorso con il quale un cittadino extracomunitario intendeva evitare l'espulsione giudiziale comminatagli a seguito di condanna per lesioni personali, in quanto lo stesso non aveva fornito la prova della convivenza con la moglie italiana.