Esistono ancora dei problemi irrisolti nei rapporti tra la partecipation exemption e i conferimenti effettuati in regime di neutralità: le questioni da risolvere restano legate alle disposizioni per cui i requisiti della commercialità e della residenza della società partecipata al di fuori dei "paradisi fiscali" devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo della partecipazione, almeno dall'inizio del terzo periodo d'imposta anteriore al realizzo stesso. La circolare 36/E delle Entrate riconosce il meccanismo dei "conferimenti neutrali" solo in relazione agli effetti che questi producono sui requisiti soggettivi (periodo minimo di possesso e iscrizione della partecipazione), mentre ritiene applicabile il principio della "continuità" anche agli effetti dei requisiti "oggettivi" (residenza fiscale ed esercizio di imprese commerciali). Applicando i principi previsti per le fusioni e le scissioni, si dovrebbe negare l'esenzione per le partecipazioni derivanti da conferimenti di aziende "commerciali" effettuati da parte di società prevalentemente "non commerciali".
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