Pensioni. I requisiti per continuare a beneficiare delle “vecchie regole”
Pubblicato il 09 dicembre 2011
La manovra Monti (
Dl 201/2011) ha introdotto per tutti il metodo contributivo pro-rata, basato su contributi versati e speranza di vita, per coloro che matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia a partire dall’anno 2012. Coloro che, invece, avranno già conseguito i requisiti anagrafici e contributivi entro il prossimo 31 dicembre 2011 potranno ritenersi al riparo dalla stretta e andare in pensione con le vecchie regole.
Di seguito, i requisiti validi per il 2011.
Pensioni di vecchiaia. Tutte le donne del settore privato che avranno compiuto entro fine dicembre prossimo i 60 anni d’età e le lavoratrici del pubblico impiego che avranno raggiunto i 61 anni. Per i lavoratori uomini basterà aver raggiunto i 65 anni: età che rappresenta il parametro di riferimento per il pensionamento di vecchiaia sia del settore pubblico che privato. I suddetti lavoratori dovranno, comunque, aver accumulato almeno 20 anni di contributi.
Pensioni di anzianità. Sono ammessi tutti coloro che hanno raggiunto i 40 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Potranno richiedere la certificazione dei requisiti per il pensionamento anche coloro che hanno iniziato a versare i contributi in maniera regolare a partire dal 1971, senza distinzione tra uomini e donne.
Per la richiesta del pensionamento anticipato si potrà far riferimento anche al sistema delle quote. Entro dicembre 2011 potranno andare in pensione, con le vecchie regole, anche i lavoratori dipendenti che hanno raggiunto quest’anno “quota 96” (60 anni di età e 36 di contributi o in alternativa 61 anni e 35 di contributi versati). Nel caso dei lavoratori autonomi, la quota da raggiungere è pari a “97”: più alta di un’unità rispetto a quella dei lavoratori dipendenti, con il vincolo che l’età anagrafica minima deve essere almeno pari a 61 anni per poter far scattare la quota.
Tutti i lavoratori che hanno maturato i requisiti nel 2011 potranno beneficiare della pensione attraverso il vecchio sistema delle decorrenze: dovranno cioè attendere il dodicesimo mese successivo a quello di maturazione per la decorrenza effettiva della pensione, nel caso di lavoratori dipendenti, e il diciottesimo, nel caso di lavoratori autonomi.
Continueranno a beneficiare delle vecchie regole per accedere alla pensione anche coloro che al 31 ottobre 2011 sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria.