Debutta il domicilio digitale. A decorrere dal 1° ottobre 2020, le imprese dovranno obbligatoriamente avere una Pec. In altre parole, dalla predetta data non si potrà fare impresa senza avere una “sede virtuale” sul web. La novità deriva essenzialmente dall’art. 37 del D.L. n. 76/2020 (cd. “Decreto Semplificazioni”), convertito in via definitiva dalla Camera.
Nel registro delle imprese trova ora accoglimento il cd. “domicilio digitale”. Si tratta di un concetto più ampio rispetto alla Pec che è stato introdotto nel Codice dell’amministrazione digitale con il D.Lgs. n. 217/2017.
Nel concetto di “domicilio digitale”, oltre alla Pec, sono ora compresi i servizi elettronici di recapito certificato qualificato (Sercq), come definiti dal regolamento (Ue) 23 luglio 2014 n. 910 del Parlamento europeo (il cd. Regolamento sIDAS).
Si ricorda che al momento la possibilità di avvalersi di un domicilio digitale diverso dalla Pec è soltanto teorica, in attesa della normativa tecnica di attuazione a livello comunitario per tali servizi. I servizi di Pec, come di consueto, sono erogati da soggetti accreditati presso l’agenzia per l’Italia digitale.
In caso di mancata comunicazione del domicilio digitale, si applicherà:
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