Il ministero del Lavoro, con la risposta protocollo 25/I/0001864, poiché costituire un patronato di assistenza sociale non è concesso ai lavoratori autonomi con iscrizione ad un Ordine, nega tale possibilità all’Ancl, in considerazione anche del fatto che tale sindacato dei consulenti del lavoro ha finalità assistenziali circoscritte “esclusivamente ai propri soci iscritti negli Albi istituiti” (legge 12/79). Il Ministero risponde anche in merito all’ipotesi di organizzazione del lavoro fondata sui dipendenti degli studi professionali consociati, affermando che l’associazione come datori di lavoro all’Ancl – nel rispetto della legge 12/79 – non autorizzerebbe ad avvalersi, in modo volontario e gratuito, dei dipendenti dei singoli studi.
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