Patent box, Assonime sulle novità della LdB 2022

Pubblicato il 20 giugno 2022

Assonime, con la circolare n. 19 del 10 giugno 2022, torna sull’argomento del Patent box tenendo conto delle novità apportate dall'art. 6 del D.L. n. 146 del 2021.

Con tale intervento normativo il Patent Box è stato sostanzialmente "sostituito" da una nuova agevolazione consistente in una "superdeduzione", ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP, dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a taluni beni immateriali.

Successivamente, il legislatore è nuovamente intervenuto sul tema nel contesto della Legge di bilancio 2022: l'art. 1, comma 10, della L. 30 dicembre 2021, n. 234 ha, infatti, apportato rilevanti modifiche all'art. 6 del D.L. n. 146 (Collegato fiscale), introducendo novità sostanziali di grande rilevanza per le imprese.

Con la nuova circolare Assonime affronta tutti i tratti principali della nuova disciplina del Patent Box rispetto al previgente regime: dalla decorrenza dell'agevolazione, agli aspetti soggettivi e oggettivi che la caratterizzano, alla convivenza con il credito d'imposta R&S, fino alla speciale disciplina del cd. “periodo transitorio”, tenendo anche conto dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito del provvedimento n. 48243 dello scorso 15 febbraio.

Inoltre, Assonime ha anche preannunciato l’emanazione di una prossima circolare agenziale che dovrebbe far luce su tutte le residuali problematiche interpretative di questo nuovo regime agevolativo.

Nuova disciplina del Patent box, chiarimenti Assonime

Tra i chiarimenti resi nella circolare n. 19/2022, Assonime evidenzia come con l’ultima Legge di Bilancio 2022, sia stato chiarito che la nuova disciplina agevolativa si applica alle opzioni esercitate con riguardo al periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 146/2021 e ai successivi periodi d'imposta.

Ne consegue che il nuovo regime agevolativo è applicabile solo a partire dal periodo di imposta 2021. Secondo Assonime si sarebbe dovuto mantenere fermo il pregresso regime di Patent Box anche relativamente al periodo di imposta 2021.

Relativamente all'esatta individuazione degli IP, l’Associazione evidenzia come mentre nel vecchio Patent box erano agevolati i beni giuridicamente “tutelabili” e “proteggibili”, l’attuale superdeduzione richiede che l'intangibile sia “tutelato”.

A questo punto, però, non è chiaro se un brevetto sia agevolato già al momento di presentazione della domanda o se si debba attendere la data di concessione del titolo di privativa.

Lo stesso vale per il software, la cui tutela prescinde da una privativa, e per i disegni e modelli, in particolare quelli comunitari non registrati, ma registrabili.

Tutto ciò con delle ricadute rilevanti sul meccanismo cosiddetto di recapture (deduzione postuma, nell'anno della privativa, dei costi di R&S degli otto anni precedenti).

La Legge di bilancio 2022 ha previsto, infatti, un meccanismo “premiale” cosiddetto recapture, che consente di fruire dell’agevolazione anche con riguardo alle spese sostenute per lo svolgimento delle attività rilevanti che hanno contribuito alla creazione degli IP in periodi di imposta precedenti all’anno in cui tali IP ottengono “un titolo di privativa industriale” e che quindi assumono rilevanza in tale anno.

Tale agevolazione si pone accanto al regime ordinario, che prevede la “superdeduzione” per le spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all’accrescimento del valore degli IP agevolabili già esistenti.

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