Patent box anche sui marchi pendenti

Pubblicato il 28 settembre 2016

Il mancato perfezionamento della registrazione del marchio, a causa di procedimenti di opposizione promossi da terzi, non compromette la validità delle domande di registrazione italiane e comunitarie presentate per l'ammissione al regime di tassazione agevolato previsto dal Patent Box.

Questo è il punto cruciale chiarito dall'Agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 81 del 27 settembre 2016

Dubbi sulla registrazione del marchio

La società istante, che chiede consulenza alle Entrate, è una società esercente attività bancaria in ambito internazionale, che utilizza direttamente il marchio d'impresa "ALFA X" che intende agevolare, ma al riguardo la società ha dei dubbi sia perchè il marchio coincide, da un lato con la denominazione sociale dell'istante e dall'altro con il marchio generale utilizzato dalla stessa impresa per contraddistinguere i propri servizi, sia perchè il marchio è stato oggetto di alcune domande di registrazione, ma tali domande hanno trovato opposizione da parte di due società inglesi entrambe titolari di registrazioni anteriori contenenti l'acronimo "ALFA".

L'istante non è in grado di affermare se le suddette domande avranno esisto positivo oppure no, perciò si rivolge all'Amministrazione finanziaria per sapere se questa situazione possa inficiare la validità del Patent box. Di fatto, al momento, si tratta di un marchio in corso di registrazione e perciò rientrante tra i beni agevolabili ai fini del Patent Box.

Chiarimenti dell'Agenzia

La soluzione prospettata dalle Entrate si allinea alle disposizioni contenute nel DM 30 luglio 2015 che regola il suddetto regime agevolativo (decreto Patent box), e riconosce che il regime opzionale di tassazione agevolata interessa non solo i beni immateriali espressamente elencati nel provvedimento, ma anche i «i marchi d'impresa, ivi inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione».

Inoltre, la successiva circolare n. 11/E/2016 ha chiarito che a tale fine rilevano «le domande di registrazione di marchio depositate presso gli uffici competenti».

Avendo la società istante già prodotto la documentazione idonea al fine della presentazione della domanda di marchio, depositandola sia presso le autorità italiane che Ue, il marchio in questione (bene immateriale d'impresa) rientra tra quelli agevolabili con il regime del Patent box.

Conclude, però, la risoluzione n. 81/E/2016, che la presenza di un procedimento di opposizione in corso potrebbe inficiare la registrazione del marchio e in caso di diniego di registrazione da parte dell'autorità competente si decadrebbe dall'istituto agevolativo. Pertanto, l'Agenzia invita ad adottare, nel frattempo, un atteggiamento prudenziale in sede di sfruttamento dell’agevolazione.

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