L’Amministrazione finanziaria diffonde (ieri) il documento di prassi 58, prima circolare sulle nuove regole per la gestione degli atti con firma digitale. L’iter delineato è macchinoso, ma transitorio - nelle more di una piattaforma informatica adatta, rassicura il Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti - e prevede che le modalità di trasferimento di quote di Srl, introdotte dall’articolo 36 del dl 112/2008 (Legge 133/08), si alternino a quelle già assegnate ai notai dal Codice civile. Così, gli atti possono oggi essere sottoscritti in forma digitale e depositati al Registro delle imprese dai commercialisti. Sulle stampate, che ne rappresentano la prova, verranno applicati “i contrassegni” del pagamento dell’imposta di bollo (14,62 euro). La circolare conferma i 168 euro per l’imposta di registro.
E’ incarico dell’Amministrazione verificare, ancor prima di tassare gli atti, che sia valido il documento informatico e che sia valida la firma digitale. Le irregolarità a tali doveri connesse comportano per gli Uffici l’impossibilità di accettare il deposito del documento medesimo. Una prima copia del documento come registrato è riservata al contribuente, una seconda, assieme al documento informatico in Cd, è archiviata.
Non prende al momento posizione il Consiglio nazionale del notariato.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".