Parità di genere, nuovo termine per le certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023

Pubblicato il 19 agosto 2024

Le aziende che abbiano conseguito la certificazione di parità di genere entro il 31 dicembre 2023, e che abbiano erroneamente compilato il campo relativo alla retribuzione media mensile globale stimata, possono rettificare i dati inseriti annullando la domanda presentata e inviando una nuova richiesta entro il 15 ottobre 2024.

Lo rende noto l’Inps con il messaggio n. 2844 del 13 agosto 2024.

Certificazione della parità di genere e  esonero contributivo

L’art. 46-bis del Codice delle pari opportunità ha istituito la certificazione della parità di genere volta ad attestare le politiche e le misure in concreto adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alla crescita professionale e salariale e il rispetto alle politiche aziendali adottate per le differenze di genere e la tutela della maternità.

La definizione degli standard minimi da osservare è stata affidata al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2022:

Per l’attribuzione del certificato è previsto un raggiungimento dello score minimo di sintesi complessivo del 60%.

Requisiti necessari

L'esonero in oggetto, introdotto con l'articolo 5 della legge 5 novembre 2021, n. 162, consiste in un'esenzione parziale dal versamento dei contributi previdenziali a favore dei datori di lavoro del settore privato che siano in possesso della certificazione della parità di genere.

Per accedere all'esonero contributivo è necessario che i datori di lavoro privati soddisfino specifici requisiti, il più importante dei quali è il possesso della certificazione della parità di genere ottenuta entro il 31 dicembre dell'anno precedente alla richiesta dell'esonero. Le certificazioni conseguite dopo tale data non danno infatti diritto all'esonero per l'anno corrente, ma potranno essere utilizzate per presentare domanda nell'anno successivo.

Validità

L’esonero contributivo è valido per un periodo massimo di 36 mesi, corrispondente alla durata della certificazione stessa.

Limiti

Il beneficio economico concesso dall'esonero contributivo è pari all'1% dei contributi previdenziali dovuti, fino a un massimo di 50.000 euro annui per ciascun beneficiario.

Questo limite massimo si applica per ogni codice fiscale a prescindere dal numero di domande presentate dall'azienda per differenti posizioni contributive.

Come presentare le domande

Per accedere all'esonero contributivo previsto dalla legge 5 novembre 2021, n. 162, i datori di lavoro privati devono compilare on line il modulo "PAR_GEN", disponibile sul Portale delle Agevolazioni dell'Inps.

Retribuzione media mensile globale

Un aspetto particolarmente rilevante nella compilazione della domanda è l'indicazione della retribuzione media mensile globale, parametro chiave che influenza direttamente l'importo dell'esonero.

La retribuzione media mensile globale deve essere calcolata come la media di tutte le retribuzioni mensili corrisposte dal datore di lavoro a tutti i dipendenti durante il periodo di validità della certificazione della parità di genere.

NOTA BENE: La retribuzione media mensile globale non deve essere confusa con la retribuzione media per singolo lavoratore, vale a dire che il datore di lavoro deve considerare l'ammontare complessivo delle retribuzioni pagate a tutti i dipendenti, dividendo tale importo per il numero di mesi di validità della certificazione.

Correzione di errori nella compilazione

E’ proprio l'indicazione della retribuzione media mensile globale l’errore più comune riscontrato dall’Istituto: alcuni datori di lavoro, infatti, tendono a riportare una retribuzione inferiore rispetto a quella effettivamente corrisposta, il che può portare a una riduzione dell'importo dell'esonero spettante.

Altri errori comuni includono l'indicazione del numero esatto dei dipendenti o la data corretta di rilascio della certificazione.

Nel caso in cui un datore di lavoro si accorga di aver commesso un errore nella compilazione della domanda, l’Inps chiarisce che è possibile procedere alla rettifica dei dati erroneamente inseriti previa rinuncia formale alla domanda precedentemente presentata.

Per i datori di lavoro privati che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2023, la rinuncia e la nuova presentazione devono essere effettuate entro il termine del 15 ottobre 2024: le domande presentate oltre tale data non saranno ammesse a rettifica, e il datore di lavoro potrebbe perdere il diritto all'esonero o ottenere un importo inferiore a causa dei dati erronei inseriti.

Una volta rettificata la domanda, il datore di lavoro deve assicurarsi che tutte le informazioni, in particolare quelle relative alla retribuzione media mensile globale, siano corrette e complete. L'Inps elaborerà quindi la nuova domanda secondo le indicazioni fornite, e l'importo dell'esonero sarà calcolato sulla base dei dati aggiornati.

L’esonero in sintesi

Limite massimo

50.000 euro annui per ciascun beneficiario.

Come si applica il limite

Il limite si applica per codice fiscale, indipendentemente dal numero di posizioni contributive.

Riduzione proporzionale dell'esonero

Applicata se le risorse finanziarie sono insufficienti per coprire tutte le domande ammissibili.

Nuovo termine di presentazione

15 ottobre 2024

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