Prende sempre più forma il “pacchetto semplificazioni fiscali”. Il Governo prosegue spedito sul fascicolo dei 33 emendamenti presentati alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, con l’obiettivo di approdare in Aula entro l’8 aprile. Molte sono le novità volute dal M5S, ed in particolare dalla relatrice Carla Ruocco, dall’esterometro trimestrale, alla semplificazione di comunicazione dei dati nella compilazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), passando per la rivisitazione dei parametri per l’esclusione dall’Irap. E ancora: nuovo calendario per la presentazione delle dichiarazioni e per i versamenti d’imposta e più tempo per la liquidazione IVA.
Le norme, qualora approvate, non entreranno in vigore immediatamente ma dall’anno d’imposta 2020. Di seguito le novità in sintesi.
Tra le novità più importanti troviamo sicuramente le modifiche all’esterometro. Sul punto, il governo intende intervenire sostanzialmente sulle tempistiche di comunicazione dei dati delle fatture da e verso l’estero. Questi ultimi, in particolare, dovranno avvenire non più ogni mese ma con cadenza trimestrale.
Stessa semplificazione sarà applicata per la liquidazione IVA. L’obiettivo è quello di consentire ai contribuenti di evitare l’invio del quarto trimestre inserendo le informazioni all’interno della dichiarazione Iva, che in questo caso andrà inoltrata alle Entrate entro fine febbraio.
Sul fronte dichiarativi e versamenti d’imposta, la principale novità riguarda lo slittamento fino al 30 settembre dell’invio del mod. 730 da parte dei CAF. Più tempo anche per le Certificazioni Uniche (CU), le quali andranno inviate entro il 16 marzo all’Agenzia delle Entrate, insieme ai prospetti di dichiarazione. Ad oggi, si ricorda, che l’invio deve essere effettuato entro il 7 marzo, mentre la CU ordinaria deve essere consegnata entro il 31 marzo.
Per quanto riguarda gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), il governo ha annunciato che non saranno soppressi ma prenderanno il posto degli studi di settore. Al riguardo, non saranno chiesti i dati contenuti negli altri modelli delle dichiarazioni dei redditi e in più l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione delle imprese nella propria area riservata del sito internet i dati in suo possesso per la compilazione.
Gli esponenti del M5S hanno evidenziato come le predette semplificazioni soltanto il primo passo verso la precompilata, che scatterà solo dall’anno d’imposta 2020.
Con riferimento all’Irap, l’obbiettivo è quello di fornire parametri più certi per definire chi è obbligato o meno a versare il tributo. In tal senso, gli emendamenti puntano a escludere l’autonoma organizzazione al verificarsi di alcuni indici, quali:
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