Le disposizioni della legge di Bilancio 2022 sull'Opzione donna trovano applicazione con le istruzioni operative dell'INPS contenute nel messaggio n. 169 del 13 gennaio 2022.
Le lavoratrici in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi espressamente previsti dal legislatore possono pertanto fare domanda all'Istituto per accedere al trattamento pensionistico anticipato nel 2022. Con quali modalità?
Ripercorriamo, con le istruzioni dell'INPS, il quadro normativo e regolatorio complessivo alla base di Opzione donna.
La legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 94, della legge 30 dicembre 2021, n. 234) ha prorogato, sulla falsariga di quanto già fatto dalla precedente legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020), la possibilità di uscita dal mondo del lavoro con "Opzione donna" a tutte le lavoratrici che abbiano maturato specifici requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2021.
Contrariamente a quanto previsto nelle prime bozze della Manovra, le norme in vigore dal 1° gennaio 2022 si limitano a prorogare di un anno la sperimentazione di Opzione donna, confermando i requisiti pensionistici previgenti.
Pertanto, nel 2022, la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato c.d. Opzione donna viene esteso alle lavoratrici che abbiano perfezionato, entro il 31 dicembre 2021, i seguenti requisiti:
Le istruzioni fornite dall'INPS con il messaggio n. 169 del 13 gennaio 2022 richiamano e completano quelle contenute nella circolare n. 11/2019 nonchè nei messaggi n. 1551 del 16 aprile 2019 e n. 4560 del 21 dicembre 2021.
Destinatarie di Opzione donna sono le lavoratrici iscritte all'assicurazione generale obbligatoria ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi (dipendenti del settore privato; pubblico impiego e lavoratrici autonome), in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.
Per accedere a Opzione donna le lavoratrici su indicate devono aver compiuto, al 31 dicembre 2021, 58 anni se dipendenti e 59 anni se autonome.
Pertanto, nel 2022, l'opzione è esercitabile dalle lavoratrici nate:
Non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti dall’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
Sia le lavoratrici dipendenti sia quelle autonome devono inoltre aver maturato, sempre entro il 31 dicembre 2021, un’anzianità contributiva minima di 35 anni.
Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo l'INPS ha chiarito che:
⦁ sono utili i contributi obbligatori, da riscatto e/o da ricongiunzione, volontari, figurativi fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità (dal calcolo vanno esclusi i contributi accreditati per malattia e disoccupazione o a questi equiparati ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico);
⦁ non è possibile cumulare i periodi assicurativi ai sensi dell’articolo 1 del D.Lgs n. 184/1997, dell’articolo 1, commi 239 e ss., della legge n. 228/2012 e dell’articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 4/2019.
Per il conseguimento della pensione, è richiesta poi la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. La lavoratrice autonoma non deve invece necessariamente cessare l'attività svolta.
Particolarmente penalizzante inoltre è la previsione per cui alle lavoratrici madri che accedono ad Opzione donna non si applicano i benefici previsti dal comma 40 dell’articolo 1 della legge 8 agosto 1995, n. 335 che consente, per i trattamenti pensionistici determinati esclusivamente secondo il sistema contributivo, l'accredito figurativo di periodi di educazione e assistenza e dei figli fino al sesto anno di età.
Il diritto alla decorrenza della pensione si consegue trascorsi:
L'INPS ha chiarito che, per il 2022, la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere comunque anteriore:
Le lavoratrici che perfezionano i requisiti entro il 31 dicembre 2021 possono comunque conseguire la pensione anche successivamente alla prima decorrenza utile.
Il trattamento pensionistico Opzione donna è interamente calcolato con il sistema contributivo (decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180).
La lavoratrice in possesso delle credenziali di accesso (SPID, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica 3.0) può compilare e inviare la domanda telematica di pensione anticipata Opzione donna sul sito www.inps.it, attraverso il servizio dedicato.
In alternativa, la domanda può essere presentata tramite Contact center o avvalendosi degli enti di patronato e degli intermediari dell'Istituto.
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