OCF a Mattarella: urgente un piano unitario nazionale per la Giustizia

Pubblicato il 02 novembre 2020

L’Organismo Congressuale Forense, con missiva del 31 ottobre 2020 indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, e ai Presidenti dei Consigli Giudiziari, è tornato a sollecitare un piano unitario nazionale dell’emergenza al fine di ristabilire, nei Tribunali, una uniformità di misure organizzative.

L'OCF ha evidenziato, in particolare, la necessità che si intervenga immediatamente, data la eccezionale gravità della situazione, con norme unitarie per quel che riguarda la modalità di strutturazione e smaltimento dei ruoli di udienza, con chiamata per ciascuna fascia oraria di un numero ponderato di cause, in modo tale da “da porre un freno alla babele di misure organizzative cui si sta assistendo in via di fatto”.

L’intervento dovrebbe essere adottato “in via di prioritaria urgenza date le gravissime conseguenze che le prassi denunciate stanno producendo”.

Misure organizzative molteplici: causa specifica di diffusione del contagio nei tribunali

Nell’incipit della lettera, l’Organismo di rappresentanza politica dell’Avvocatura ha illustrato come con la ripresa dell’epidemia da COVID-19, a partire dallo scorso settembre – e proprio in mancanza di un piano unitario nazionale dell’emergenza sanitaria nel settore della Giustizia - si siano susseguite molteplici misure organizzative, costituenti “causa specifica di diffusione del contagio, cosicché può dirsi che in molti tribunali italiani si muore per indolenza e incuria”.

All’OCF, sono giunte innumerevoli segnalazioni di quotidiani assembramenti che si verificano, in gran parte dei Tribunali Italiani, “dovuti alla cattiva prassi di non procedere a scaglionare adeguatamente le udienze chiamate in ciascuna giornata o, laddove le udienze siano distinte per fasce orarie, di non disporre una adeguata gestione”.

Solo le misure unitarie richieste consentirebbero che, nei casi in cui risulti necessario per le ineliminabili esigenze di tutela dei diritti, “possano tenersi anche udienze in compresenza fisica oltre alle pur apprezzabili modalità alternative (udienza da remoto e trattazione cartolare)”.

In tutto tale contesto, l’Organismo Congressuale Forense ha anche annunciato che, laddove “non saranno prontamente disposte adeguate misure uniformi", non potrà assistere inerte al drammatico evolversi degli eventi e “assumerà tutte le iniziative idonee a contrastare il fenomeno denunciato”.

L’esigenza di una gestione unitaria e centralizzata delle misure organizzative nell’ambito dell’emergenza Coronavirus è stata più volte sollecitata dall’Organismo, da ultimo con lettera datata 25 ottobre 2020 indirizzata al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Esigenza, del resto condivisa anche dalle varie anime dell’Avvocatura quali, tra le altre, Aiga e ANF, favorevoli a linee guida uniche per tutti i Tribunali.

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