S'apre oggi, a Firenze, il 43° Congresso nazionale del Notariato, in un momento di grande importanza per il presente e il futuro dei notai che, negli ultimi mesi, si son visti stretti dalla pressione del “mercatismo” che vuole ridurre le "regole". Sono proprio “mercatismo” e “regole”, con "semplificazione” e "pubblici registri", le parole chiave che assurgono a filo conduttore del Congresso. E' Paolo Piccoli, presidente del Notariato, a sottolineare la difficoltà di un momento che coinvolge, in realtà, un pò tutte le professioni. Il mercato ha interesse alla velocità delle transazioni, al prezzo più basso possibile, trascurandone, però, l'affidabilità. Constata il presidente Piccoli che il Notariato intende porre all'attenzione dell'opinione pubblica e della politica il suo ruolo essenziale per il Paese, come istituzione che è parte dello Stato, in quanto delegata di poteri per il controllo di legalità, per la certezza dei diritti e per l'affidabilità dei pubblici registri. L'intento del Congresso è individuare linee e soluzioni adatte ai tempi nuovi, “capaci di dare vantaggio al paese e specificamente ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, ma senza che la sicurezza giuridica venga messa in discussione con rischi e costi maggiori rispetto ai presunti benefici”.
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