Nuovo sistema impositivo per le rendite finanziarie
Pubblicato il 15 settembre 2011
Specifiche le misure strutturali riguardanti l’ordinamento tributario che sono state approvate dalla Camera nella seduta del 14 settembre.
La Manovra bis sancisce, infatti, che dal prossimo 1° gennaio 2012 entrerà in vigore un nuovo sistema impositivo sulle rendite finanziarie, con l'obiettivo di armonizzare le attuali aliquote del 12,50% e del 27% previste sui redditi di capitale e sui redditi diversi, portandole ad un livello intermedio fissato nella misura del 20% (commi da 6 a 12, dell'art. 2 del Dl 138/11).
Non sono interessati da tale modifica, i titoli di Stato e quelli equiparati, i titoli emessi da altri Stati appartenenti alla “white list”, i titoli di risparmio per l'economia meridionale, i piani di risparmio a lungo termine e le forme di previdenza complementare. I successivi commi da 13 a 21 e il comma 23, del citato articolo 2, introducono disposizioni di coordinamento per l'applicazione dell'aliquota unica del 20%, con particolare riferimento alle ritenute sugli interessi e sui redditi di capitale.
Aggiornata anche la tassazione sul capital gain, cioè sulle plusvalenze derivanti da redditi diversi, con l’introduzione di una deduzione limitata nella misura del 62,5% delle minusvalenze e dei differenziali negativi realizzati fino alla data del prossimo 31 dicembre. A prevederlo i commi dal 28 al 34, dell'articolo 2 della Manovra, che introducono anche uno specifico affrancamento delle plusvalenze latenti alla data del cambio di regime (cioè al 31 dicembre 2011), mediante il versamento di un'imposta sostitutiva nella misura del 12,5% e indicazione nella dichiarazione dei redditi.