Il Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2024, rappresenta una trasformazione significativa nel quadro normativo italiano in materia di disabilità, caratterizzata da un approccio innovativo e inclusivo in quanto mira a ridefinire e riorganizzare le disposizioni esistenti, in linea con gli impegni assunti dall'Italia a livello internazionale e con le direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’obiettivo principale è la rimozione degli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione alla vita politica, economica e sociale del Paese.
Al fine di garantire pari opportunità e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità (maggiore inclusività), il decreto ha introdotto delle importanti novità, in particolare:
Per facilitare l'attuazione di queste riforme, il decreto prevede una fase sperimentale a partire dal 1° gennaio 2025 su alcuni territori campione, con una piena implementazione su tutto il territorio nazionale prevista per il 1° gennaio 2026.
Il primo momento per accedere al sostegno e all’eventuale progetto di vita è quello della valutazione di base per il riconoscimento della condizione di disabilità. L’attivazione può essere richiesta anche da minori e anziani non autosufficienti.
Il requisito necessario per avviare il procedimento valutativo di base è il certificato medico che attesta la condizione di disabilità e semplifica le procedure di erogazione delle prestazioni.
La trasmissione del certificato integra la presentazione dell’istanza per il conseguimento delle prestazioni sociali e socio-assistenziali.
Al termine della visita della valutazione di base, sarà data comunicazione alla persona con disabilità del suo diritto ad elaborare ed attivare un progetto di vita individuale.
Il decreto assume un’importanza rilevante per il mondo della disabilità, garantendo un adeguato sostegno per accrescere la qualità della vita in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini.
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