Con la circolare 28 gennaio 2022, n. 15, l'Istituto previdenziale ha reso noti i nuovi limiti di retribuzione giornaliera e gli ulteriori valori utili al calcolo della contribuzione previdenziale 2022 per la generalità dei lavoratori dipendenti.
Come noto, infatti, ai sensi dell'art. 1, comma 1, decreto legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, per la generalità dei lavoratori dipendenti la contribuzione previdenziale ed assistenziale non può essere calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti da leggi, regolamenti, contratti collettivi stipulati dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dal CCNL.
In particolare, dunque, laddove la retribuzione da assoggettare a contribuzione sia inferiore al minimale previsto dalla legge la contribuzione previdenziale dovrà essere determinata, comunque, applicando alla base imponibile il c.d. minimale legale.
Tali valori, ai sensi dell'art. 7, D.L. n. 463/1983, vengono rivalutati annualmente in relazione all'aumento dell'indice medio del costo della vita. Considerato che nell'anno 2021, la variazione percentuale ai fini della perequazione automatica delle pensioni, calcolata dall'Istat, è stata pari all'1,9%, i nuovi limiti rivalutati sono stati calcolati e pubblicati dall'Istituto previdenziale nella circolare 28 gennaio 2022, n. 15.
In particolare:
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