Nuovi indici di anomalia più adeguati agli Ordini

Pubblicato il 11 novembre 2008
L'Unità di informazione finanziaria (Uif) è stata incaricata, con decreto 231/07, di aggiornare gli indicatori di anomalia che i professionisti possono utilizzare per la valutazione dei profili di rischio delle operazioni oggetto dell'incarico professionale. Nei giorni scorsi l'Uif ha consegnato la bozza del nuovo elenco ai rappresentanti delle categorie interessate per raccoglierne le relative osservazioni. Successivamente, il testo dovrà passare al vaglio del Comitato di sicurezza finanziaria ed, infine, essere ufficializzato con un decreto del ministero della Giustizia. Queste le linee guida dell'intervento:

- in primo luogo, i professionisti devono valutare le possibili anomalie legate al cliente nel caso, ad esempio, fornisca informazioni inesatte sulla propria identità;

- occorre prendere in considerazione anche l'area geografica in cui il cliente o la controparte risiedono o hanno la sede; a rischio le zone di intenso traffico di stupefacenti o i cosiddetti “paradisi fiscali”; 

- diversi sono gli indicatori di anomalia dedicati allo svolgimento della prestazione, alle operazioni relative a immobili o beni mobili registrati, alla costituzione e all'amministrazione di imprese, società e trust, a operazioni contabili e finanziarie, all'uso di conti di terzi o di cassette di sicurezza.
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