La Direzione Giustizia tributaria del Dipartimento delle Finanze ha messo a punto una raccolta contenente gli orientamenti della giurisprudenza di merito e di legittimità in materia di notifica telematica degli atti tributari.
Si tratta del primo volume del progetto editoriale “TAX JUSTICE DF” - Rassegna giurisprudenziale ragionata delle Commissioni tributarie (dicembre 2020), uno strumento di ricognizione ed aggiornamento delle più recenti pronunce sulle questioni più controverse in ambito fiscale.
Il tema della raccolta è quello della notifica mediante posta elettronica certificata degli atti tributari, sviluppato, in una prima parte, attraverso 3 macro-aree tematiche:
In particolare, viene resa una compiuta disamina su aspetti come la posta elettronica certificata (pec) e l’equiparazione della stessa all’invio di una raccomandata postale con avviso di ricevimento, la comunicazione d’irregolarità e notifica telematica degli atti tributari. Sono poi ricordati i soggetti iscritti negli elenchi pubblici e il relativo obbligo di ricevere la notifica degli atti tramite pec, nonché la facoltà, per i soggetti non obbligati, di richiedere comunque la notifica degli atti via pec.
Vengono di seguito presi in esame la forma del documento informatico e la firma digitale, gli atti dell’imposizione fiscale e della riscossione (avvisi di accertamento e cartelle di pagamento), nonché la comunicazione e la notifica telematiche degli atti processuali.
A seguire, il volume è dedicato all’approfondimento degli orientamenti della giurisprudenza, anche con riguardo alle posizioni assunte dai giudici di merito e di legittimità sulle notifiche telematiche nell’ambito del Processo Tributario Telematico.
In rilievo, le criticità emerse nella prima fase di transizione al digitale e nell’intermedia fase di alternatività, fino all’obbligatorietà dal 1° luglio 2019.
Per finire, gli autori si soffermano sul rapporto intercorrente tra le procedure di notifica telematica attivate nel giudizio tributario di merito e in quello di legittimità.
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