I notai contribuiscono alla competitività del nostro Paese, specie grazie all’opera di semplificazione nei trasferimenti immobiliari e nella costituzione di società.
E’ quanto emerge nel rapporto Doing Business 2018, redatto dalla Banca mondiale ed analizzato dal Consiglio nazionale del Notariato, ove emerge che il nostro Paese si colloca in ottime posizioni (23° posto, avanti alla Germania, Svizzera e Spagna) per quanto concerne i trasferimenti immobiliari. E questo grazie al digitale, ossia, alla trasmissione telematica degli atti relativi alle compravendite.
Buona la posizione dell’Italia, anche per quanto riguarda la costituzione di nuove società (avendo recuperato ben 24 posizioni rispetto al 2013 e collocandosi, anche qui, davanti alla Germania). Fondamentale, anche in detto settore, l’apporto del Notariato e del digitale.
Ed è proprio la nuova funzione del notaio rispetto alle evoluzioni del diritto ed alle innovazioni tecnologiche, il centro del dibattito nel Convegno di studio tenutosi a Roma il 9 novembre 2017 - “La funzione notarile, oggi e domani”- in cui la Fondazione italiana del Notariato ha presentato una ricerca sul tema, preparata in collaborazione con nove Università di tutta Italia.
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