Notai Calo stipendi Spese costanti

Pubblicato il 29 ottobre 2016

La crisi non sta risparmiando nemmeno i notai, da sempre considerati, nell'immaginario collettivo, una categoria molto facoltosa.

E’ quanto dichiarato dal Presidente della Cassa del Notariato Mario Mistretta, ad esito del 51° Congresso del Notariato (Verona, dal 27 al 28 ottobre 2016), evidenziando un netto calo degli stipendi a fronte di un costante peso degli oneri. Ed è difficile mantenere in piedi una struttura tanto costosa (i costi si aggirano intorno al 56%) – dichiara ancora -  se si consideri che alcuni esponenti della categoria (nel 2014, l’11%) guadagnano soli 2 mila euro al mese.  A conferma di ciò, anche il calo delle vocazioni.

In ogni caso, il reddito medio si assesta intorno alla cifra di 240 mila euro, ma con notevoli differenze tra notai, posto che solo l’1% guadagna molto di più dei restanti 99%.

Contratti prematrimoniali Collaborazione con avvocati

I notai, oltretutto, si vedono costretti a fare i conti con una legislazione sempre in movimento. In particolare, in fatto di famiglia (tema al centro del presente Congresso). Sul fronte, la categoria ipotizza una sorta di collaborazione con gli avvocati nella gestione dei contratti prematrimoniali, ove i notai si pongono quali super partes (analogamente ai giudici) e gli avvocati come consulenti dei diretti interessati.

Successioni nel mirino

Altro tema particolarmente sentito, è quello delle successioni, su cui i notai innanzitutto invitano a colmare il vuoto della Legge Cirinnà che non considera i conviventi.

Ed ancora, contestata l’eccessiva rigidità della relativa normativa, che con il divieto dei patti successori ingabbia gli imprenditori, che molto spesso non sanno come garantire il passaggio generazionale della propria impresa. Questione ancora più preponderante se solo si pensi che in Italia gran parte delle imprese sono gestite da persone che hanno più di 55 anni e solo in pochissimi casi, da under 35.

L’unico strumento per aggirare detto divieto, ossia il patto di famiglia – ha dichiarato il Consigliere nazionale del Notariato Enrico Sironi- è in realtà poco diffuso, poiché vincola solo chi lo ha sottoscritto al momento.

Il Ministro con delega alla famiglia Enrico Costa, in occasione del Congresso, ha dunque promesso una rivisitazione della disciplina ereditaria, che non sarà tuttavia affrontata nel Testo unico sulla famiglia.

 

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