Niente musica nella sala d'aspetto dello studio se non c'è l'autorizzazione

Pubblicato il 15 ottobre 2010
Il Tribunale di Milano, Sezione specializzata per la proprietà industriale, con sentenza n. 10901 del 2010, ha accolto il ricorso presentato da una società fonografica che chiedeva il riconoscimento di un equo compenso, a carico di uno studio dentistico, per la musica che quest'ultimo soleva diffondere nella propria sala d'aspetto. 

I giudici milanesi, richiamando la pronuncia della Corte di giustizia relativa alla causa C-306/05, hanno sottolineato la necessità che le trasmissioni di musica in luogo pubblico o aperto al pubblico nonché tutti gli atti di comunicazione con i quali l'opera viene resa accessibile al pubblico, vengano autorizzate da chi produce la musica. Di fatto – continuano i giudici di merito - il carattere privato o pubblico del luogo in cui avviene la comunicazione non è di alcuna incidenza.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Misura Marchi+ 2024, sportello chiuso per esaurimento risorse

27/11/2024

Correttivo al processo civile: modificato il rito unificato persone, minori e famiglie

27/11/2024

Fiducia al Decreto flussi: convalida di trattenimento alla Corte d'appello

27/11/2024

Cig settore moda, al via le domande

27/11/2024

Fondo Nuove Competenze: nella terza edizione anche bonus per disoccupati e stagionali

27/11/2024

Acconto IVCA 2024: nuova imposta sul valore delle cripto-attività

27/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy