Niente assegno di divorzio alla ex di Berlusconi

Pubblicato il 17 novembre 2017

La Corte d’appello di Milano, Sezione quinta civile, ha negato la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento dell’assegno di divorzio in favore dell’ex moglie del leader politico Silvio Berlusconi. Non solo; ha altresì disposto la revoca dell’assegno già riconosciuto a Veronica Lario, sicché la donna è tenuta a restituite all’ex premier circa 45 milioni di euro.

I Giudici milanesi sono giunti alla presente decisione, prendendo atto dell’intervenuto mutamento giurisprudenziale (Cassazione civile, sentenze n. ri 11504 e 15481), nelle more del presente giudizio, che ha modificato i presupposti per il riconoscimento dell’assegno divorzile, mediante il passaggio dal parametro del “tenore di vita goduto in costanza di matrimonio” a quello dell’” autosufficienza economica”.

Oltre l’autosufficienza: benessere economico garantito anche per il futuro

Tuttavia la signora Lario non solo gode di una condizione di autosufficienza, ma di vero e proprio benessere economico, tale da consentirle un tenore di vita elevatissimo. Il che comporta il venir meno del diritto a percepire l’assegno divorzile, sia che si faccia riferimento al criterio dell’autosufficienza, sia che si voglia considerare un tenore di vita sul quale la signora – che non ha mai lavorato solo per scelta - può comunque far affidamento, quand’anche durante il matrimonio fosse assolutamente al di fuori di ogni paragone, per le ingenti ricchezze dell’ex marito Silvio Berlusconi. Va inoltre precisato – si legge nella sentenza 4793 del 16 novembre 2017 – che quest’ultimo, in costanza di matrimonio, ha costituito un patrimonio in favore della moglie (tra società intestate, immobili, gioielli ecc.) tale da preservarle e garantirle le aspettative maturate anche per il futuro.

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