Dall’emendamento approvato in Senato al decreto-legge n. 9 del 2 febbraio 2024 - Ex Ilva – arriva una misura per la riconversione dei lavoratori verso nuove competenze.
Il Dl n. 9/2024 riguarda gli incentivi per i processi di aggregazione delle imprese e per la tutela occupazionale. Sul tema è stato pubblicato il post “Misure per Pmi fornitrici di grandi imprese in crisi”.
La novità introdotta dispone che le nuove imprese nate da fusioni, cessioni, conferimenti, acquisizioni di aziende o rami di esse, possono siglare un accordo con i sindacati, in sede governativa, per avviare un progetto industriale per gestire la transizione occupazionale verso nuove competenze tramite progetti di formazione appositi.
La misura ha effetto per il 2024 e 2025, in via sperimentale e richiede che:
L’intervento è sostenuto da 14 milioni di euro per il 2024, 46,4 milioni per il 2025, 49,2 milioni per il 2026.
L’accordo può essere sottoscritto anche precedentemente l’operazione societaria di aggregazione purché in esso vi sia l’impegno ad effettuare tale operazione entro il termine perentorio di 60 giorni dalla sottoscrizione.
Nell’emendamento approvato vien specificato che il progetto deve contenere:
Se nel corso della realizzazione del progetto vengono modificati i corsi di formazione o riqualificazione, l’impresa dovrà dare informativa alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo.
L’Impresa neo costituita può beneficiare per i lavoratori da formare di un esonero contributivo nella misura massima del 100% dei contributi previdenziali per lavoratore.
Sono espressamente esclusi i contributi Inail.
L’esonero:
La misura può prolungarsi per ulteriori 12 mesi con importo anno pari a 2.000 euro.
Rimane nvariata l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
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