Le federazioni sindacali del turismo e del commercio, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, sollecitano una revisione delle modalità applicative della NASpI, la cui applicazione, dal 2016, penalizzerà pesantemente i lavoratori stagionali del settore turismo, del comparto termale e gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare.
I sindacati vogliono chiedere al Parlamento di rendere strutturale l'intervento di sostegno al reddito NASpI per i lavoratori stagionali dei citati settori turistico-termali - pilastri portanti del nostro PIL - con il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore del sussidio, con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato.
Viene, inoltre, ritenuta necessaria anche la revisione dell’interpretazione fornita dall'INPS, con la circolare n. 142/2015, per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari che hanno un contratto di lavoro inferiore alle 24 ore settimanali, i quali rimarrebbero senza la copertura del trattamento NASpI.
Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, interessato della questione ha affermato che la Legge di Stabilità può essere migliorata e che, nel corso del dibattito parlamentare, saranno avanzate le proposte di correzione anche della normativa relativa alla NASpI.
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