Il Tribunale per i minori di Milano, con ordinanza del 28 novembre 2008, ha statuito che, nell'applicazione delle misure cautelari nei confronti di minorenni, deve sempre tenersi conto della personalità e delle esigenze educative esistenti. Così, nella fattispecie esaminata, il giudice minorile ha valutato la permanenza in casa come la misura cautelare più adeguata per due minori, indagati per detenzione e cessione di hashish, in considerazione delle gravità e delle condotte poste in essere e della circostanza che, l'assidua assunzione di stupefacenti, rende più elevato il pericolo di reiterazione dei comportamenti criminali.
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