Norme per salvare i licenziamenti delle grandi aziende messe in campo dal Governo con il ripescaggio di 140 milioni di euro da fondi inutilizzati, che andranno a sostenere una nuova Cigs.
Con venti emendamenti al decreto Milleproroghe da depositare oggi nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, l’esecutivo intende riaprire la Cassa integrazione straordinaria per il 2020. Obiettivo è combattere la previsione delle grandi multinazionali, in forte crisi economica, di mettere in atto licenziamenti in massa dei lavoratori.
Il pacchetto di norme da presentare prevede l’utilizzo dei fondi in più per prorogare gli aiuti fino a 12 mesi in caso di riorganizzazione aziendale o contratto di solidarietà e fino a 6 mesi in caso di crisi aziendale. Per le imprese che cessano l’attività, invece, sarà ammessa una nuova Cigs per un massimo di 12 mesi.
Dai fondi dovrebbe arrivare sostegno anche al settore dei call center, con il riconoscimento di una indennità ai dipendenti di imprese in situazioni di crisi.
Tra le modifiche che saranno presentate, anche la proroga per l’obbligo di tracciabilità delle spese da detrarre al 19% in sede di 730 o di redditi 2021. In sostanza, saranno salve anche le spese detraibili pagate in contanti ed effettuate nei primi due/tre mesi del 2020. La durata del salvagente dipenderà dalle risorse che il Mef riuscirà a recuperare.
Sono state esaminate dalle Commissioni le modifiche ai primi 6 articoli del provvedimento.
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