Il Decreto Milleproroghe 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2024, introduce una serie di proroghe e novità rilevanti per imprese e professionisti. Questo provvedimento, concepito come strumento per affrontare le urgenze normative e rinviare scadenze critiche, svolge un ruolo fondamentale nel garantire la continuità del quadro normativo italiano, offrendo maggiore flessibilità agli operatori economici e agli enti pubblici.
Dal suo esordio nel 2004, il Decreto Milleproroghe è diventato un appuntamento legislativo fisso e atteso, rappresentando una risposta tempestiva e concreta alle necessità emergenti di fine anno. L'edizione 2025, contenuta nel Decreto Legge n. 202/2024, si articola in 22 articoli, coprendo numerosi ambiti di rilevanza strategica, tra cui:
Con l'entrata in vigore prevista il giorno successivo alla pubblicazione (28 dicembre 2024), il decreto sarà sottoposto alle Camere per la conversione in legge, confermando il suo ruolo strategico nell'ordinamento legislativo italiano.
Di seguito, vengono analizzate le principali novità introdotte per le imprese e i professionisti, con un focus sugli aspetti di maggiore impatto operativo.
Le piccole imprese e i liberi professionisti che operano con il regime forfetario avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per adeguarsi all'obbligo della fatturazione elettronica. Questa proroga rappresenta un'importante agevolazione per le numerose realtà economiche coinvolte, che spesso si trovano a dover gestire risorse e strumenti limitati.
L’estensione dei termini offre infatti un respiro più ampio per organizzarsi al meglio e affrontare con maggiore serenità l’implementazione di sistemi digitali necessari per l'emissione delle fatture in formato elettronico. Questo adeguamento richiede non solo un aggiornamento tecnologico, ma anche una fase di apprendimento e formazione per utilizzare i nuovi strumenti, soprattutto per quelle categorie meno strutturate che potrebbero incontrare difficoltà nell’adattarsi rapidamente.
Con questa misura, il legislatore punta a sostenere le piccole attività, dando loro più tempo per uniformarsi alle disposizioni, senza compromettere il passaggio graduale alla digitalizzazione e alla trasparenza fiscale.
Le imprese interessate dalle nuove disposizioni europee in materia di sostenibilità, introdotte con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), avranno tempo fino al 30 giugno 2025 per conformarsi agli obblighi previsti. Questo rinvio rappresenta una misura significativa, mirata a consentire una transizione più graduale verso gli standard richiesti.
La CSRD introduce requisiti stringenti per la rendicontazione delle performance di sostenibilità, che includono aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). Le aziende saranno chiamate a elaborare report dettagliati, in linea con i criteri definiti dagli standard europei (European Sustainability Reporting Standards - ESRS), per garantire trasparenza e affidabilità delle informazioni comunicate agli stakeholder.
Il rinvio offre alle imprese, soprattutto a quelle meno strutturate, più tempo per prepararsi, investire nelle risorse necessarie e sviluppare competenze adeguate per soddisfare i requisiti. Ciò include l'implementazione di sistemi di raccolta e gestione dati, la revisione dei processi interni e la formazione del personale coinvolto nella redazione dei report.
Il Decreto Milleproroghe 2025 estende al 31 dicembre 2025 la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali per investimenti in fonti rinnovabili e progetti di efficientamento energetico. Tra le principali misure interessate figura il Superbonus, che, sebbene sia stato prorogato, prevede aliquote riviste rispetto al passato.
In particolare, il Superbonus, originariamente fissato al 110%, continuerà ad essere disponibile, ma con una progressiva riduzione delle percentuali di detrazione, in linea con le modifiche già introdotte nelle precedenti normative. Questo intervento mira a garantire un supporto continuativo alla transizione energetica, pur contenendo l’impatto fiscale sui conti pubblici.
Le agevolazioni prorogate riguardano non solo il Superbonus, ma anche altri incentivi specifici volti a favorire l’adozione di tecnologie sostenibili, come pannelli solari, impianti di riscaldamento a basso impatto ambientale e interventi di isolamento termico degli edifici. La proroga offre alle famiglie, ai condomìni e alle imprese più tempo per pianificare e avviare gli interventi, garantendo così un accesso più agevole agli strumenti di supporto.
Nel settore dell’edilizia, il Decreto Milleproroghe ha introdotto alcune proroghe importanti per affrontare le difficoltà operative che molte imprese stanno incontrando, soprattutto a causa della carenza di materiali e dei ritardi nei cantieri. Tra le misure più rilevanti troviamo l’estensione dei termini per i permessi di costruire e la SCIA, che ora sono validi fino al 30 giugno 2025. Questo significa che i termini inizialmente previsti per l’avvio (1 anno) e il completamento dei lavori (3 anni) vengono estesi di sei mesi, passando così da una durata di 30 mesi a 36 mesi complessivi. La proroga si applica anche alle convenzioni urbanistiche e ai piani attuativi, nonché ai titoli edilizi rilasciati o formatisi entro il 31 dicembre 2024.
Un’altra misura significativa riguarda l’obbligo di incremento dell’energia rinnovabile. Per le società che forniscono energia termica per il riscaldamento e il raffreddamento, e che registrano un consumo superiore a 500 TEP annui, l’obbligo è stato posticipato al 1° gennaio 2026. Inoltre, il decreto elimina il termine per l’adozione di decreti ministeriali riguardanti i siti contaminati, lasciando maggiore flessibilità nella gestione e bonifica di queste aree.
Nel campo della protezione dei beni industriali e commerciali, è stato prorogato al 31 marzo 2025 il termine per le imprese italiane o straniere con sede stabile in Italia per stipulare polizze assicurative contro i danni causati da eventi calamitosi. Questa proroga rappresenta una tutela importante per le attività che operano in aree a rischio.
Un’altra scadenza spostata è quella relativa alla semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree destinate a strutture turistiche o termali. La possibilità di utilizzare la Dichiarazione di Inizio Lavori Asseverata (DILA) per questi interventi è ora prorogata fino al 31 dicembre 2025, agevolando così la transizione verso l’energia pulita in questi ambiti.
Infine, ci sono ulteriori proroghe che riguardano il trasferimento gratuito di immobili demaniali destinati a progetti di riqualificazione finanziati con fondi PNRR, PNC e PNIEC, con termine fissato al 31 dicembre 2025. Nello stesso periodo vengono prorogati i contratti di locazione per immobili residenziali destinati ai dipendenti pubblici impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata, mantenendo i diritti di prelazione per gli assegnatari.
I termini per l'adempimento degli obblighi di formazione continua per i professionisti iscritti agli ordini sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2025. Questa misura punta a supportare i professionisti che, a causa della pandemia e delle recenti difficoltà economiche, hanno trovato complesso rispettare le scadenze ordinarie.
I professionisti che devono completare i requisiti per l’iscrizione agli elenchi speciali o abilitati, come quelli richiesti per attività di consulenza specifica (ad esempio in materia di sicurezza sul lavoro o ambientale), avranno tempo fino a marzo 2025. Questo consente una maggiore flessibilità nella gestione delle competenze richieste.
Moratoria sui finanziamenti bancari
È stata prevista una proroga fino al 30 giugno 2025 per le moratorie sui finanziamenti concessi alle PMI. Questa misura mira ad alleviare la pressione finanziaria su molte imprese ancora in fase di ripresa post-pandemica.
Credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo
Le aziende potranno continuare a beneficiare del credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo fino al 31 dicembre 2025, con un’aliquota rivista per garantire la sostenibilità del bilancio statale.
Polizze catastrofali
Il decreto Milleproroghe posticipa il termine entro il quale le imprese devono acquistare una polizza assicurativa contro eventi catastrofici. La proroga, prevista dagli articoli 101-111 della Legge n. 213/2023, sposta la scadenza dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025.
La misura si rivolge principalmente alle imprese che operano in aree ad alto rischio di calamità naturali, come terremoti, alluvioni o altri eventi catastrofici. L’obbligo di assicurazione si applica a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali o commerciali, con l’obiettivo di garantire una protezione finanziaria adeguata in caso di danni. Questi contratti assicurativi sono essenziali per tutelare la stabilità economica delle aziende e agevolare una ripresa più rapida dopo eventi calamitosi.
La proroga rappresenta un'opportunità per le imprese di pianificare meglio l'adeguamento alle normative, soprattutto in un contesto economico ancora complesso. Essa tiene conto delle difficoltà che molte aziende, soprattutto le PMI, possono incontrare nell’affrontare i costi legati alla sottoscrizione delle polizze.
Il Decreto Milleproroghe 2025 introduce alcune proroghe significative che interessano il settore sanitario e il sistema fiscale, offrendo maggiore flessibilità e tempo per l’adeguamento alle normative.
Fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie
Il periodo di esenzione dall'obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rivolte ai consumatori finali è stato esteso fino al 31 marzo 2025. Questa proroga si applica a tutti i soggetti che operano nel settore sanitario e che inviano i dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS). Tra questi rientrano medici, odontoiatri, strutture sanitarie private e altri professionisti del settore che offrono servizi direttamente ai pazienti.
La misura mira a semplificare la gestione amministrativa per gli operatori sanitari, garantendo loro più tempo per adottare strumenti digitali compatibili con l’integrazione dei sistemi di fatturazione elettronica. Inoltre, viene preservato il rispetto della privacy dei dati sanitari, un aspetto particolarmente delicato e prioritario in questo ambito. La proroga consente anche di evitare possibili sovrapposizioni normative tra la gestione della Tessera Sanitaria e l’introduzione della fatturazione elettronica.
Esenzione IVA per enti associativi
Per quanto riguarda il settore fiscale, è stato rinviato al 1° gennaio 2026 il termine per l'adeguamento alle modifiche del regime IVA che interessano gli enti associativi, come associazioni culturali, sportive e di volontariato. Grazie a questa proroga, tali enti potranno continuare a svolgere le proprie attività senza essere obbligati all’apertura della partita IVA per un ulteriore anno.
Questa estensione è pensata per sostenere il mondo associativo, che rappresenta una parte fondamentale del tessuto sociale italiano. Molti di questi enti si basano sull’impegno volontario e sulle risorse limitate dei propri membri, e l’introduzione di obblighi fiscali più complessi potrebbe comportare un aumento dei costi e una riduzione della capacità di operare. Con la proroga, si garantisce un periodo di transizione più lungo per valutare l’impatto delle modifiche normative e, eventualmente, per predisporre misure di supporto adeguate.
Supporto al turismo nelle zone sciistiche
Il termine per l'assegnazione di sovvenzioni a fondo perduto per le aziende delle zone sciistiche colpite da ridotte nevicate è prorogato al 31 marzo 2025. Tra i beneficiari rientrano gestori di impianti di risalita, scuole di sci, alberghi e operatori turistici.
Infrastrutture turistiche
È prorogato al 31 dicembre 2025 il termine per completare lavori di efficientamento energetico e digitalizzazione delle strutture turistiche, con accesso a crediti d'imposta e contributi a fondo perduto.
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