Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 marzo 2025 (con Podcast)

Pubblicato il 14 marzo 2025

Ricco il calendario di scadenze per il periodo 17-31 marzo 2025.

Proprio il 17 marzo appuntamento con: il versamento del saldo IVA 2025, l’invio telematico e la consegna della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate a cui aggiungere la consegna al percipiente, la trasmissione dei dati relativi alle spese detraibili sostenute dai contribuenti nel corso del 2024, il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali, la comunicazione di cessione del credito relativo ai bonus edilizi.

Passando al 31 marzo, anch’esso molto pieno, abbiamo: il pagamento del ravvedimento speciale per chi ha aderito al concordato preventivo (leggi: partite IVA che rientrano tra i soggetti ISA), un altro appuntamento con Certificazione Unica però questa volta con i dati dei lavoratori autonomi nello specifico quelli che interessano la predisposizione della dichiarazione dei redditi, per le imprese tenute all’iscrizione al Registro delle imprese è stato previsto l’obbligo di stipula di polizze a copertura dei danni catastrofali.

Analizziamo alcune di queste scadenze.

Certificazione Unica 2025: scadenze

Nel dettaglio, per i dati dell’anno fiscale 2024, i sostituti d’imposta devono inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate, entro il 17 marzo (visto che il 16 è domenica), le certificazioni relative ai seguenti redditi:

ATTENZIONE: Il termine è il 31 marzo 2025 per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate delle certificazioni contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale.

Le certificazioni devono essere firmate, anche attraverso sistemi di elaborazione automatica, e consegnate al percettore entro il 17 marzo 2025.

Alcune novità introdotte nel modello CU 2025:

Pagamento Iva annuale

Il pagamento dell'IVA annuale è disciplinato principalmente dall'articolo 6 del DPR n. 542/1999, che prevede che l'IVA risultante dalla dichiarazione annuale debba essere saldata entro il 16 marzo di ogni anno, a meno che l'importo non superi i 10,33 euro, cifra che viene arrotondata a 10,00 euro nella dichiarazione.

In sostanza, l'ammontare dell'IVA da versare si calcola come la differenza tra l'importo totale dovuto e quello già pagato tramite versamenti mensili durante l'anno.

Se emerge un saldo positivo, il pagamento:

Un'altra opzione consente di rinviare il pagamento dell'IVA fino alla scadenza per il saldo delle imposte sui redditi, fissato al 30 giugno. In questo caso, si applica una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese, o frazione di mese, che segue il 16 marzo. Se si riscontrano ulteriori difficoltà, è possibile posticipare ulteriormente il pagamento fino al 30 luglio, con un'altra maggiorazione dello 0,40% calcolata sull'importo dovuto al 30 giugno.

Vidimazione libri contabili

Le società di capitali (come S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.), incluse quelle consortili, sono tenute a pagare, entro il 17 marzo 2025, un'imposta sulle concessioni governative relativa alla numerazione e vidimazione di libri e registri contabili.

Questo obbligo si applica anche alle società che si trovano in fase di liquidazione.

Si tratta dei seguenti libri e registri:

Queste scritture, pertanto, vanno numerate e bollate presso il Registro Imprese della Camera di Commercio o presso un notaio.

La tassa ammonta:

La data di riferimento per quantificare il capitale sociale o il fondo di dotazione è il 1° gennaio dell’anno per il quale il versamento viene eseguito.

Concordato preventivo: ravvedimento speciale

Le partite IVA che hanno aderito al concordato preventivo possono usufruire di una sanatoria straordinaria per regolarizzare errori e mancanze commessi tra il 2018 e il 2022.

Questa possibilità resta disponibile fino al 31 marzo 2025, a condizione che venga effettuato il pagamento della prima quota o dell'intero importo.

In sede di conversione in legge (n. 143/2024) del D.L. n. 113/2024, è stato consentito, a coloro che hanno utilizzato gli indici di affidabilità fiscale e hanno aderito al concordato preventivo biennale, di beneficiare di una particolare forma di regolarizzazione fiscale.

Tale opportunità prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva, in alternativa alle imposte sui redditi, alle relative addizionali e all’imposta regionale sulle attività produttive. Tuttavia, questa possibilità non è accessibile a chi opera nel regime forfettario.

Le somme dovute come imposte sostitutive sono chiaramente indicate e rese disponibili dall'Agenzia delle Entrate nei cassetti fiscali dei contribuenti.

Si precisa che tali imposte devono essere corrisposte in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 oppure tramite un piano di pagamento dilazionato, suddiviso in un massimo di ventiquattro rate mensili di uguale importo. Queste rate saranno maggiorate di interessi calcolati secondo il tasso legale, a partire dal 31 marzo 2025.

NOTA BENE: Il mancato pagamento di una rata, diversa dalla prima, entro la scadenza della rata successiva non comporta la perdita del diritto alla rateizzazione.

Tuttavia, è consigliabile provvedere al pagamento della prima rata quanto prima possibile. Infatti, la procedura di regolarizzazione non si considera completata se il versamento, sia esso in un'unica soluzione o solo della prima rata, viene effettuato dopo la notifica di verbali di accertamento, schemi di atti impositivi o provvedimenti per il recupero di crediti inesistenti.

CU 2025 lavoro autonomo

Per quanto concerne l'anno fiscale 2024, è obbligatorio fornire le Certificazioni Uniche ai destinatari entro il 17 marzo 2025.

Tuttavia, per quanto riguarda l'invio telematico dei modelli all'Agenzia delle Entrate è prevista anche la data del 31 marzo 2025 per le CU lavoro autonomo.

La nuova scadenza fissata al 31 marzo 2025 per l'invio delle Certificazioni Uniche riguardanti i redditi da lavoro autonomo derivanti dall'esercizio abituale di arti o professioni è stata introdotta dalle modifiche apportate dal Dlgs n. 1 dell'8 gennaio 2024, articolo 19.

A partire dal 2024, in via sperimentale, si prevede che l'Agenzia delle Entrate, sfruttando le informazioni presenti nell'Anagrafe tributaria, i dati inviati da soggetti terzi e quelli contenuti nelle certificazioni fornite dai sostituti d'imposta, metta a disposizione la dichiarazione dei redditi precompilata anche per le persone fisiche diverse da lavoratori dipendenti e pensionati, inclusi i titolari di partita IVA, come imprenditori e professionisti.

Di conseguenza, a partire dalle Certificazioni Uniche relative al periodo d'imposta 2024, con l'obiettivo di permettere la predisposizione delle dichiarazioni precompilate per i lavoratori autonomi, il termine per l'invio di tali certificazioni è stato anticipato dal 31 ottobre al 31 marzo 2025.

Tuttavia, rimane invariata la possibilità, per i sostituti d'imposta, di trasmettere entro la scadenza del modello 770 (31 ottobre 2025) le Certificazioni Uniche contenenti redditi che non possono essere dichiarati:

Obbligo polizze catastrofali per imprese

La Legge di Bilancio 2024 (L. n. 213/2023, art. 1, commi 101-111) ha introdotto l'obbligo per le aziende di sottoscrivere assicurazioni contro i rischi legati a eventi catastrofici.

Questa normativa impone a tutte le imprese che operano in Italia, o che hanno una sede stabile sul territorio nazionale, di stipulare polizze per tutelare i propri immobili e beni strumentali da danni causati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

L'obiettivo principale è quello di offrire una protezione finanziaria contro eventi naturali che potrebbero compromettere gravemente l'attività aziendale.

Tuttavia, sono esonerate da questo obbligo:

Inizialmente prevista per il 31 dicembre 2024, la scadenza è stata rinviata al 31 marzo 2025 dal Decreto Milleproroghe: esteso al 31 dicembre 2025 il termine per le imprese operanti nei settori della pesca e dell’acquacoltura.

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