Sono da ritenersi ingiustificati gli allarmismi mossi contro gli indici sintetici di affidabilità fiscale, finalizzati a chiedere la loro disapplicazione per l’anno d’imposta 2018 o la proroga del versamento con la maggiorazione minima dello 0,40%.
E’ quanto si desume dalla risposta all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Giovanni Currò, durante il question time di ieri.
Nel corso della seduta, il Mef ha ribadito che il percorso tecnico-giuridico finalizzato ad introdurre nel nostro sistema fiscale gli Isa, come strumenti premiali, è stato rispettato, tanto che l’intera operazione deve essere considerata priva di errori.
Al riguardo, il Ministero ha sottolineato come le fasi salienti del varo degli Isa siano state corrette, come dimostrato dal fatto che:
gli indici sono stati approvati con l’intervento della commissione di esperti designata dal Mef, tenendo conto delle segnalazioni dell’Agenzia delle Entrate, delle organizzazioni economiche di categoria e degli ordini professionali;
le note tecniche e metodologiche degli indici e i modelli di dichiarazione 2019 con le istruzioni, sono stati approvati e messi a disposizione rispettando i termini;
il software “il tuoISA” è stato pubblicato e aggiornato per tempo.
A ciò, poi, si deve aggiungere anche il fatto che con due circolari sono pervenuti per tempo anche i chiarimenti ufficiali dell’Amministrazione finanziaria.
Secondo il Ministero dell’Economia, quindi, problemi sugli Isa non ce ne sono; semmai si tratta solo di inutili allarmismi.
Nella risposta parlamentare si legge, infatti, che nel programma di revisione degli Isa “non si rilevano motivi ostativi a prevedere specifici ulteriori momenti di confronto sul tema”.
Ciò potrebbe voler significare che, al momento, non si prevedono ulteriori fasi di aggiustamento degli indici e che per quest’anno gli Isa vanno bene così, senza escludere comunque una loro possibile revisione per il futuro.
La risposta non è esaustiva per tutte quelle situazioni pratiche che sono state segnalate da chi gli Isa effettivamente li deve applicare e che tanti dubbi ancora non si è visto risolvere.
Coloro che criticano l’applicazione degli indicatori, già da quest’anno, non hanno mai evidenziato come problema il procedimento di approvazione degli Isa, quanto piuttosto i problemi pratici che scaturiscono dalla loro applicazione. Un periodo di inserimento graduale sarebbe, quindi, stato opportuno per risolvere i tanti aspetti ancora critici.
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