Massime notai di Milano: categorie di quote di Srl-PMI

Pubblicato il 05 dicembre 2018

Nel corso di un convegno tenuto a Milano il 30 novembre 2018 sul tema “S.R.L. PMI e volontaria giurisdizione societaria”, il Consiglio Notarile di Milano ha presentato i nuovi orientamenti notarili 2018 messi a punto dalla Commissione Società.

Categorie di quote: nozione, emissione, contenuto

Si tratta di 9 massime societarie dedicate alla disciplina delle società a responsabilità limitata - PMI, partendo dalla nozione di categorie di quote (massima n. 171) di queste ultime società, categorie di quote che – viene precisato - attribuiscono ai possessori "diritti diversi" dai diritti spettanti agli altri soci e/o alle quote di altre categorie, ma al contempo uguali ai diritti spettanti alle quote della medesima categoria.

Lo statuto può, infatti, liberamente stabilire che le quote di ciascuna categoria abbiano tutte la medesima misura, oppure siano di misura variabile e divisibile.

Inoltre, le quote di categoria possono appartenere a uno o più soci e possono coesistere sia con la presenza di partecipazioni individuali sia con la presenza di altre categorie di quote. La società può anche attribuire diritti particolari a uno o più soci, sia nel caso in cui essi siano titolari di una partecipazione individuale sia se essi siano titolari solamente di quote di categoria.

La seconda massima si occupa delle modalità e condizioni di emissione di categorie di quote di Srl PMI (n. 172), precisando che, in mancanza di diverse disposizioni statutarie, l'emissione di nuove categorie di quote è deliberata dall'assemblea dei soci con le maggioranze richieste dalla legge o dallo statuto per le modificazioni statutarie, a condizione che sia rispettato il principio di parità di trattamento dei soci.

Se, poi, l'emissione di quote di categoria comporti l'attribuzione di diritti diversi suscettibili di pregiudicare i diritti particolari di uno o più soci, la stessa richiede il consenso dei soci i cui diritti particolari vengono pregiudicati, a meno che lo statuto ne consenta la modifica a maggioranza.

Il consenso unanime dei soci è richiesto, invece, in caso di emissione di una nuova categoria di quote qualora non sia rispettato il principio di parità di trattamento, nonché quando l'emissione avvenga per un aumento del capitale sociale con esclusione o limitazione del diritto di opzione, per conversione obbligatoria o per conversione facoltativa.

Quale sia il contenuto dei “diritti diversi” delle categorie di quote è spiegato nella massima n. 173, dove viene precisato che l'autonomia statutaria incontra sia limiti di natura generale desumibili dal sistema del diritto societario (ad esempio il divieto di patto leonino) sia limiti propri delle Srl.

A seguire, le massime n. 174, n. 175 e n. 176 si occupano, rispettivamente, delle categorie di quote a voto ridotto o maggiorato, di quelle con diritto di opzione limitato o escluso nonché, per finire, di quelle che prevedono limitazione dei diritti di controllo.

L’orientamento n. 177 è, invece, focalizzato sulle assemblee speciali dei titolari di categorie di quote.

Quando una Srl PMI abbia emesso una o più categorie di quote, l'assunzione di una decisione dei soci che pregiudica i diritti di una categoria deve essere approvata anche dai titolari delle quote di tale categoria. Questa approvazione – precisa la massima - in mancanza di diversa disposizione dello statuto, viene rilasciata con deliberazione dell'assemblea speciale dei titolari delle quote della categoria interessata, secondo le maggioranze, le modalità e le forme previste dalla legge e dallo statuto.

E’ comunque possibile che le norme dello statuto prevedano, anche in deroga a quanto detto, che l'approvazione della decisione pregiudizievole richieda una maggioranza rafforzata dei titolari delle quote della categoria interessata o il loro consenso unanime.

Assegnazione, sottoscrizione e acquisto di quote proprie

Nel testo della massima n. 178 viene ammessa la legittimità dell’emissione e della sottoscrizione di quote proprie da parte della Srl PMI.

La deliberazione di aumento di capitale a titolo gratuito che preveda l'assegnazione di quote, anche di speciale categoria, a favore della società medesima, è tuttavia possibile solo se l’assegnazione venga effettuata in attuazione di piani di incentivazione a beneficio di dipendenti, collaboratori o componenti dell'organo amministrativo o prestatori d'opera e servizi, e se la delibera venga assunta, salva diversa disposizione dello statuto, con il voto unanime di tutti i soci.

Per finire, l’orientamento n. 179 è dedicato all’acquisto di quote proprie, operazione che, nelle Srl PMI, è ritenuta “legittima” a condizione:

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