Mascherine e smart working, ampliate le misure anti-Covid

Pubblicato il 09 ottobre 2020

Prorogato lo smart working nella sua versione semplificata e rafforzato l’uso della mascherina. Si tratta delle due misure principali per combattere la diffusione del Coronavirus in ambito lavorativo. Il primo provvedimento è già in vigore grazie alla recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. n. 125/2020, mentre l’uso più insistente della mascherina sarà reso operativo con un successivo provvedimento.

Smart working, prorogato fino a fine anno

Il D.L. n. 125/2020 ha prorogato, fino al 31 dicembre 2020, la possibilità da parte de datore di lavoro di disporre l’attività in modalità agile, ossia senza necessità di accordo individuale con il dipendente e l’utilizzo della procedura semplificata per la relativa notifica al ministero del Lavoro.

Altra novità, sempre in tema di lavoro a distanza, riguarda i genitori con figli under 14 che vengono posti in quarantena per un contatto con un positivo avvenuto a scuola o durante l’attività sportiva o ricreativa. In tali casi, il lavoratore ha diritto di lavorare da remoto senza limitazione alcuna fino a fine anno, per tutta la durata della quarantena, anche in caso di proroga o ripetizione della stessa nel tempo e per figli differenti.

La successiva conversione in legge del D.L. n. 125/2020 estenderà, altresì, fino al 30 giugno 2021, il diritto allo smart working per i genitori di figli con disabilità grave, mentre dal 16 ottobre 2020 e fino al 31 dicembre 2020 per i lavoratori “fragili” lo smart working sarà la regola, anche ricorrendo all’assegnazione a mansioni diverse da quelle svolte in presenza, purché rientranti nella stessa categoria o area di inquadramento previste dai contratti collettivi.

Mascherine, obbligatori nei luoghi chiusi

Per quanto riguarda l’uso delle mascherine, il D.L. n. 125/2020 prevede l’obbligo di indossarle nei luoghi chiusi diversi dalle abitazioni private, ma al contempo fa salvi i protocolli per le attività economiche e produttive, amministrative e sociali. Si ricorda, al riguardo, che il protocollo del 24 aprile 2020 stabilisce che l’uso della mascherina è obbligatoria quando non si può garantire la distanza sociale di almeno un metro.

È venuto meno, invece, già a decorrere dal mese di agosto 2020, l’obbligo di sorveglianza sanitaria eccezionale, che comportava il ricorso al medico competente anche da parte delle aziende che, in via ordinaria, non vi erano tenute.

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