Manovra. Sale l’addizionale Irpef regionale
Pubblicato il 09 dicembre 2011
La correzione dei conti di circa 30 miliardi di euro realizzata attraverso il cosiddetto decreto “
Salva Italia”, prevede, tra le altre cose, una crescita dell’aliquota addizionale Irpef regionale di base dallo 0,9% all’1,23% (+0,33%).
L’operazione dovrebbe consentire alle casse regionali di ottenere circa 2,5 miliardi di euro, che saranno destinati, in primo luogo, a finanziare la sanità.
Tale misura entrerà subito in vigore (a partire dall’anno d’imposta 2011) e avrà delle ripercussioni dirette sulle buste paga di dipendenti e pensionati. Già dal mese di gennaio 2012, infatti, i lavoratori dipendenti e i pensionati inizieranno a vedere nella busta paga e nell’assegno previdenziale i primi effetti degli aumenti, mentre gli autonomi li pagheranno al momento della dichiarazione dei redditi (maggio-giugno).
I più colpiti saranno i cittadini delle Regioni che hanno problemi di deficit sanitario e che sono soggette al Piano di rientro. Queste, infatti, oltre che dall'aumento previsto dalla Manovra, sono già gravate dall'incremento dello 0,30% che scatta in automatico in presenza di un disavanzo. Per tutte le Regioni, poi, resta invariata la facoltà di incrementare fino allo 0,50% le addizionali per specifiche esigenze locali in base al reddito.
I problemi, a questo punto, dovrebbero aumentare anche per i datori di lavoro, i consulenti e le software house che sono chiamati a recepire, nel minore tempo possibile, le novità introdotte che si sommano ai non pochi cambiamenti in materia fiscale già susseguitisi negli ultimi mesi.
Le maggiori difficoltà sono legate soprattutto ai tempi stretti entro cui le procedure ed i software dovrebbero essere aggiornati. I primi cambiamenti dovrebbero, infatti, essere messi a punto già da questo mese, altrimenti per i sostituti d’imposta si profila il rischio di riaprire il conguaglio nei mesi di gennaio o febbraio 2012.