Manovra di bilancio al Senato

Pubblicato il 29 novembre 2016

Dopo il via libera definitivo della Camera, con 290 voti a favore e 118 contrari sul testo rivisto e corretto dalla commissione Bilancio, la Manovra finanziaria per il 2017 approda in Senato.

Saldi invariati

Come si legge nella “prima nota di variazione” al bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2017-2019, le modifiche al Ddl di bilancio dopo la prima lettura delle Camere “sono complessivamente neutrali sia in termini di saldo del bilancio dello Stato (saldo netto da finanziare), sia di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e determinano una modesta ricomposizione degli aggregati di entrata e di spesa”.

Come ricordato dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, le modifiche che sono state apportate dal Governo e dal Parlamento si sono tutte mosse all’interno dei saldi della manovra presentata alla Camera.

In termini numerici, gli emendamenti approvati alla Camera non modificano il saldo netto da finanziarie della legge di Bilancio 2017-2019, determinando una lieve ricomposizione degli aggregati di entrata e di spesa.

Nel dettaglio, la Manovra per il 2017 si traduce in:

- spese correnti che si riducono di circa 100 milioni nel 2017 e di 45 milioni nel 2018;

- entrate che subiscono una modesta ricomposizione all’interno dei conti dello Stato, con una ulteriore riduzione delle imposte per 40 milioni nel 2017 e 30 milioni nel 2018;

- saldo netto da finanziare pari a circa 38,6 miliardi nel 2017, che passa a circa 27,2 miliardi nel 2018 e a 8,6 miliardi nel 2019;

- rapporto deficit-Pil per il 2017 che resta al 2,3%, così come restano confermati gli obiettivi di finanza pubblica indicati nella nota di aggiornamento del Def (-1,2% nel 2018 e -0,2% nel 2019).

Ora l'auspicio di molti, compresa Confindustria – come sostenuto da Vincenzo Boccia – è che “Dobbiamo augurarci che in Senato non si facciano modifiche rilevanti”, trattandosi di una “manovra equilibrata che pone, seppur con risorse limitate, un’attenzione alla questione economica sui nuovi investimenti”.

Capitolo Imprese

Per le imprese, le partite Iva e le famiglie, il Ddl di bilancio approvato definitivamente dalla Camera comprende un pacchetto significativo di incentivi che risultano addirittura rafforzati.

Per le imprese è stato confermato il potenziamento degli incentivi agli investimenti, con:

- i superammortamenti,

- la proroga al 31 dicembre 2018 della "Nuova Sabatini", la misura che agevola l’acquisto di macchinari,

- il rafforzamento dell’attuale credito d’imposta per gli investimenti in R&S, con la proroga a tutto il 2020 e il beneficio che sale al 50% per qualsiasi tipologia di spesa,

- la ricapitalizzazione del Fondo di garanzia per le Pmi,

- l'innalzamento al 30% delle detrazioni fiscali già in vigore per chi investe in Start up e Pmi innovative, rispetto all’attuale 19% (per soggetti Irpef) e 20% (soggetti Ires),

- il raddoppio del limite massimo di investimento su cui calcolare la detrazione d’imposta per i soggetti Irpef (1 milione di euro),

- il rifinanziamento del piano per l’internazionalizzazione del made in Italy che vale in tutto 110 milioni.

Partite Iva

Per i professionisti iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’Inps dovrebbero essere definiti i contributi da versare: il disegno di legge di bilancio prevede che dall’anno prossimo l’aliquota si assesti definitivamente al 25% rispetto al 27% attuale.

Per i circa 280mila professionisti con partita Iva senza obbligo di iscrizione ad un albo e di contribuzione al rispettivo ente previdenziale un’aliquota al 25% dovrebbe garantire (in quanto lavoratori autonomi) lo stesso tasso di sostituzione del 70/80% raggiunto da un lavoratore dipendente che ha un aliquota pari al 33%.

Per i professionisti iscritti alle relative Casse di previdenza, invece, la novità più rilevante è quella che permette di cumulare i contributi versati nelle Casse di previdenza dei professionisti con quelli conferiti in altre gestioni. Se non ci saranno variazioni all'attuale formulazione del quadro normativo, i professionisti potranno sommare i vari contributi,

Famiglie

Per quanto riguarda il capitolo famiglia, la Manovra finanziaria prevede fondi per le famiglie numerose, premi per chi aspetta bambini, buoni per gli asili nido e bonus per i diciottenni.

Viene istituito:

- il “Fondo di sostegno alla natalità”, con una dotazione di 14 milioni nel 2017 per favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli nati o adottati dal 1° gennaio 2017 in poi, rilasciando garanzie dirette alle banche e agli intermediari finanziari;

- il “premio alla nascita”, un contributo di 800 euro una tantum, che le madri al settimo mese di gravidanza o al momento dell'adozione potranno far richiesta all'Inps;

- il buono per l’iscrizione agli asili nido pubblici o privati o per l’introduzione di forme di supporto a domicilio per i bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie: il buono avrà un importo di mille euro;

- per i maggiorenni, la card cultura che viene confermata anche per il 2017 e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di musica registrata (cd, vinili, dvd), per corsi di musica, di teatro o di una lingua straniera.

Tra le altre misure a favore delle famiglie è previsto l'incremento di 150 milioni del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale in favore delle famiglie meno abbienti; la riduzione del canone Rai, che dal 2017 scende da 100 a 90 euro annui, e la proroga al 31 dicembre 2017 dell’ecobonus per i lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali e per le ristrutturazioni edilizie.

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