Manovra 2020. Gualtieri su Iva e bonus “80 euro”

Pubblicato il 08 ottobre 2019

Nell’audizione di ieri in Parlamento il ministro dell’Economia Gualtieri ha offerto alcune precisazioni sui contenuti della nuova Manovra economica che sta per essere varata dal Cdm.

Gualtieri, davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, ha innanzitutto confermato che la pressione fiscale del 2020 sarà inferiore rispetto a quella del 2019. Non ha, però fornito cifre.

Avvalorata l’ipotesi di inserire 15 miliardi aggiuntivi in tre anni per gli investimenti: 9 miliardi andranno a favore del Green New Deal e 6 miliardi entreranno nel ramo degli investimenti privati. In tale settore verrà data una spinta agli incentivi di impresa 4.0 per la sostenibilità e la riconversione produttiva. La dote per il credito d’imposta al Sud ammonterà a 674 milioni.

A dispetto di voci dei giorni scorsi che parlavano di eliminazione del bonus di 80 euro, il ministro afferma che non sarà cancellato, anche se il Governo sta pensando ad una generale revisione del sistema dell’Irpef ma, data la sua complessità, è impensabile che possa arrivare con il varo della Manovra 2020.

Manovra 2020. Capitolo Iva

Sulla questione dell’Iva ha affermato: “La rimodulazione dell’IVA non c’è nella Nadef, c’è la completa sterilizzazione, quindi l’aumento non è una delle fonti di finanziamento della manovra”. Ma aggiunge che ciò non toglie che si possa pensare ad una rimodulazione delle aliquote, per riordinare il sistema “a gettito zero”, dove sembra che certe aliquote non siano distribuite in modo razionale.

Manovra 2020. Flat tax

Conferma il ritocco sul regime della Flat tax del 15% per le partite Iva fino a 65mila euro: si parla di differenziare il limite di 65 mila euro di ricavi in base al tipo di attività esercitato (commercianti, lavoro autonomo, ecc.).

E’ quasi certo che non sarà attuata, nel 2020, la prevista Flat tax del 20% nel caso di ricavi tra 65.001 e 100.000 euro.

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