Proseguono senza sosta le riunioni tecniche prima del varo ufficiale della Manovra - legge di bilancio 2020 e decreto fiscale - la cui discussione è prevista tra il 14 e il 15 ottobre (stasera o domattina) in Consiglio dei ministri. Anche se il termine non è perentorio, i documenti dovrebbero essere inviati alle Camere per il 20 ottobre.
Tutto si incentra sul nodo delle coperture: la possibilità che entrino nei provvedimenti le varie misure ipotizzate in questi giorni dipende dalle risorse che saranno a disposizione.
Tutti sono d’accordo sull’alleggerimento della busta paga dei lavoratori, a partire da luglio 2020.
Se le risorse lo consentiranno, è emersa la volontà di alzare l’asticella del beneficio, ora fissata a 26.000 euro, ai redditi fino a 35.000. Il meccanismo potrebbe essere quello di variare l’agevolazione a seconda del reddito (i lavoratori con reddito di 35.000 euro avrebbero diritto ad un’agevolazione più bassa). Il beneficio ammonterebbe a circa 500 euro a lavoratore, per poi alzarsi, sempre se vi sono risorse, negli anni successivi.
Alcuni partiti chiedono, però, che dal 2021 sia prevista una diminuzione delle spese legate ai lavoratori anche per le imprese.
Occhi puntati, in questo settore, sull’istituzione dell'assegno unico per i figli. Ma la strada è tutta in salita, visto che ha un costo economico molto alto. E allora si potrebbe optare per migliorare i servizi alle famiglie, stabilendo lo stop immediato delle rette degli asili nido, insieme ad altri bonus.
In bilico anche la cancellazione del superticket sulla sanità, che potrebbe slittare a metà anno.
Il Governo punta a dare più risorse agli incentivi sui lavori di ristrutturazione, di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli immobili.
Il bonus di 50% sulle ristrutturazioni edilizie dovrebbe diventare una misura a regime; quindi, scompare la detrazione del 36%.
Prolungamento di tre anni per il Sismabonus, la cui scadenza sarebbe fissata al 31 dicembre 2024, sia per gli interventi in zona sismica 1 e 2, sia per quelli in zona sismica 3 (abitazioni ed edifici produttivi).
L’agevolazione per interventi di riqualificazione energetica, che scade nel 2019, dovrebbe essere prorogata fino a dicembre 2021.
Acquistano più tempo, si parla di 3 anni, le detrazioni maggiorate al 70 e 75% per i cappotti termici e i lavori su parti comuni condominiali che rispettano certi requisiti prestazionali.
Sulla questione “Quota 100” le discussioni spaziano a tutto campo: si passa da dichiarazioni in cui si afferma che “non si tocca” a quelle in cui la misura “va abolita” essendo la più grossa ingiustizia mai esistita.
In forse anche la riduzione da 3.000 a 1.000 euro del limite dell’uso del contante.
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