Malattie di origine professionale

Pubblicato il 31 gennaio 2017

Con delibera INAIL Civ n. 1 del 24 gennaio 2017 è stato approvato il documento "Linee di indirizzo in merito alle malattie di origine professionale".

Più nello specifico, la Commissione temporanea in merito alle malattie di origine professionale ha esaminato le vigenti disposizioni in materia e, in esito alle attività di studio, ricerca e analisi svolte, ha delineato sette linee di indirizzo che permetteranno di rivedere e riorganizzare l’attività connessa alla valutazione delle richieste di prestazioni a favore dei tecnopatici:

  1. Indirizzi di carattere prevenzionale sanitario;

  2. Indirizzi per un processo di omogeneizzazione e di qualità nel percorso di domanda, valutazione ed esito;

  3. Indirizzi in merito alle fasi di valutazione delle malattie professionali desumibili dall’analisi del contenzioso giudiziario e dalle segnalazioni degli Intermediari istituzionali;

  4. Indirizzi in merito alle fasi del processo istruttorio;

  5. Indirizzi di carattere relazionale con le Parti coinvolte;

  6. Indirizzi per qualificare il rapporto con gli Intermediari istituzionali;

  7. Indirizzi per promuovere l’aggiornamento normativo.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Misura Marchi+ 2024, sportello chiuso per esaurimento risorse

27/11/2024

Correttivo al processo civile: modificato il rito unificato persone, minori e famiglie

27/11/2024

Fiducia al Decreto flussi: convalida di trattenimento alla Corte d'appello

27/11/2024

Cig settore moda, al via le domande

27/11/2024

Fondo Nuove Competenze: nella terza edizione anche bonus per disoccupati e stagionali

27/11/2024

Acconto IVCA 2024: nuova imposta sul valore delle cripto-attività

27/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy