A partire da oggi, 12 ottobre, e fino al 16 ottobre 2020, si terrà l’iniziativa di sciopero dalle udienze civili e penali e dalle altre attività di istituto indetta dai giudici onorari e giudici di pace.
L’astensione, si rammenta, è stata proclamata dalla Consulta della Magistratura Onoraria, con nota del 4 settembre 2020, sottoscritta anche a nome dei direttivi delle associazioni di categoria della magistratura onoraria e di pace AIMO, AGOT, ANMO, ANGDP, CONFGDP, FEDERMOT, MOV 6 LUGLIO, UNAGIPA, UNIMO.
Lo sciopero – per come si legge nella locandina dell’iniziativa – è stato deliberato per richiamare l’attenzione delle istituzioni e sollecitare un rapido intervento normativo che non solo riconosca ai magistrati onorari i diritti propri di ogni lavoratore ma che garantisca l’efficacia del sistema giudiziario “nel supremo interesse della Giustizia, del Paese e dei cittadini”.
La magistratura onoraria ha da sempre denunciato la “situazione di caporalato di Stato” in cui è costretta a vivere – essendo priva di tutele previdenziali ed assistenziali – nonché i gravi danni che l’ormai imminente entrata in vigore della recente riforma “Orlando” arrecherebbero al sistema Giustizia.
Sul sito dell’Unione nazionale dei giudici di pace - si segnala - è stata pubblicata una modulistica per aderire allo sciopero indetto congiuntamente dai direttivi delle associazioni facenti parte della Consulta.
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