Magistratura, nuove procedure per valutare la professionalità

Pubblicato il 28 novembre 2023

Nella seduta del 27 novembre 2023, il Governo ha approvato, in esame preliminare, gli schemi di due decreti attuativi della riforma dell’ordinamento giudiziario a firma Cartabia, di cui alla Legge delega n. 71/2022.

Le bozze sono rispettivamente dedicate alla riforma ordinamentale della magistratura e alla disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.

Magistrati: misure su valutazione, accesso e assegnazione incarichi

Il primo decreto legislativo contiene disposizioni:

L'intervento, inoltre, contiene misure di rimodulazione, secondo principi di trasparenza e di valorizzazione del merito, dei criteri di assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi.

Valutazione della professionalità dei giudici

Tra le principali novità, vi è una ridefinizione dei criteri alla base della valutazione di professionalità del magistrato, di spettanza del Csm, individuati in:

La valutazione, in ogni caso, è operata secondo parametri oggettivi che sono indicati dal medesimo Consiglio superiore della magistratura.

Il rilievo di gravi anomalie nella gestione dei procedimenti (quali, ad esempio, il rigetto o riforma e l’annullamento delle decisioni per abnormità, mancanza di motivazione, ignoranza o negligenza nell’applicazione della legge) potrà gravare sugli esiti della valutazione, esiti che potranno essere di tre tipi: positivo, non positivo e negativo.

Il giudizio positivo, quindi, è articolato nelle ulteriori valutazioni di “discreto”, “buono” o “ottimo” in relazione alla capacità del magistrato di organizzare il proprio lavoro.

Collocamento fuori ruolo, ridotto il contingente massimo

Il secondo provvedimento, come detto, interviene sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.

Il collocamento fuori ruolo, per tali soggetti, diventa obbligatorio:

Tra le novità vi è anche la possibilità di attribuire l’incarico "senza fuori ruolo" o aspettativa e con esonero totale o parziale del carico di lavoro, ma ciò deve essere specificamente previsto da una norma di legge.

Il collocamento del magistrato fuori ruolo non potrà essere autorizzato se:

Vi sono, tuttavia, specifiche eccezioni e deroghe.

Il decreto, quindi, individua, riducendoli, i contingenti massimi di magistrati che possono essere collocati fuori ruolo.

Tali contingenti massimi si sostanziano in:

A seguire, si dispone che il collocamento fuori ruolo è autorizzato quando l’incarico da conferire corrisponda a un interesse dell’amministrazione di appartenenza.

E' affermato, in tale contesto, anche il principio secondo cui non può essere destinato allo svolgimento di funzioni non giudiziarie il magistrato:

Tra le altre misure sul collocamento fuori ruolo si prevede:

Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri nella medesima seduta, vi è anche un Decreto legge in tema di sicurezza energetica e fonti rinnovabili nonché, in esame definitivo, il nuovo Regolamento recante norme sull’organizzazione e funzionamento delle strutture amministrative dell’Avvocatura dello Stato.

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