L’organo di autogoverno della Giustizia amministrativa (CPGA) ha reso nota l’approvazione, l’8 febbraio 2018, di nuovi criteri relativi agli incarichi di docenza per i magistrati amministrativi.
La novellata disciplina introduce “criteri rigorosi e restrizioni varie”, come nel caso della riduzione dei tempi da dedicare all’insegnamento nei corsi privati e a convegni di carattere formativo nel limite massimo di 40 giorni l’anno, che non sono frazionabili.
Sancito anche il divieto di insegnamento in corsi privati di preparazione per i concorsi di referendario TAR e di Consigliere di Stato per i giudici amministrativi, come già previsto per i magistrati ordinari. E’ inoltre vietato assumere ruoli di coordinamento o di direzione scientifica dei corsi.
Tra le altre misure, il regolamento prevede, in maniera espressa, che la violazione degli obblighi imposti integri una fattispecie di “illecito disciplinare grave”.
E’ quanto si legge nel comunicato stampa della Giustizia amministrativa diffuso l’8 febbraio 2018, dove viene anche comunicata l’approvazione di apposito “Codice deontologico e di comportamento del magistrato nella docenza".
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