Nuove semplificazioni nella materia tributaria in arrivo per i contribuenti. Grazie ai dati raccolti tramite la fatturazione elettronica ed i corrispettivi telematici sarà possibile, per l’Amministrazione finanziaria, erogare maggiori servizi diretti a semplificare e ridurre gli adempimenti fiscali.
E’ uno dei passaggi contenuti nell’audizione del direttore delle Entrate, Antonino Maggiore, in commissione finanze e tesoro del Senato riguardante l'indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco.
Maggiore ha anticipato che le informazioni derivanti dalla fatturazione elettronica ed i corrispettivi telematici rappresentano la base di partenza per attuare le disposizioni dell’articolo 4 del Dlgs 127/2015, così da permettere all’Agenzia di predisporre, a partire dal periodo d’imposta 2020:
Inoltre, i dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici potranno essere di aiuto per eliminare alcuni adempimenti comunicativi che oggi sono posti a carico dei soggetti che trasmettono i dati necessari ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata.
Cardine del processo di semplificazione che sarà messo in atto dall’agenzia delle Entrate è l’uso del canale digitale, “Digital first”.
Quindi, attraverso l’uso del digitale come canale preferenziale, sarà possibile ridurre e semplificare gli oneri connessi agli adempimenti fiscali ed allo stesso tempo garantire completezza e coerenza dei dati.
I servizi digitali saranno sempre più personalizzati e pensati sulla base delle esigenze concrete dell’utente più che sulle esigenze dell’amministrazione.
Il processo di semplificazione non può non passare attraverso le lettere di compliance che, si ricorda, consistono in comunicazioni inviate ai contribuenti non risultanti in regola con la compilazione della dichiarazione dei redditi.
Con tali lettere, il contribuente può verificare l’esattezza o meno delle anomalie rilevate e, quindi, decidere di regolarizzare la propria posizione, per evitare di incorrere in avvisi di accertamento.
Tra le facilitazioni previste in materia di dichiarazioni d’intento - confermati la trasmissione telematica della dichiarazione d’intento all’Agenzia delle entrate da parte del soggetto cessionario e l’obbligo d’indicazione degli estremi della stessa nelle fatture emesse dal cedente - non è più previsto che tale denuncia, insieme alla ricevuta di presentazione telematica, sia consegnata al fornitore o prestatore ovvero in dogana.
Rimane, però, a disposizione dell’agenzia delle Dogane la banca dati delle dichiarazioni d’intento per le opportune verifiche nel caso di utilizzo del plafond in dogana.
Inoltre vengono eliminati:
Nel suo intervento, Maggiore ha affrontato anche i seguenti argomenti:
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