L’operazione Fisco in chiaro ritocca 65 tra comunicazioni e modelli
Pubblicato il 23 ottobre 2012
È dal 2010 che l’agenzia delle Entrate mira, con l’operazione Fisco in chiaro, a semplificare il linguaggio con cui si rivolge ai cittadini. Ed oggi, con il
comunicato stampa del 22 ottobre 2012, dà notizia dell’avvenuto restyling di ben 65 atti, tra comunicazioni e modelli, che perdono il linguaggio tecnico in favore di uno più semplice e immediato e che utilizza più esempi e tabelle.
Dalla domanda di rimborso delle imposte dirette a quella per ottenere una
copia della dichiarazione dei redditi, dalla richiesta di annullamento degli atti non fondati alla nuova mediazione tributaria, dagli avvisi di accertamento al modello per la registrazione dei contratti di locazione, le modifiche riguardano i 65 documenti elencati nel comunicato stampa.
Una seconda rivisitazione, sentite le proposte di Rete Imprese, commercialisti e tributaristi, ed altri suggerimenti ritenuti utili, punterà sulla riduzione del numero degli adempimenti.
Alcuni esempi:
- dopo la comunicazione del controllo automatizzato, con la "lettera-ravvedimento" presentata in un qualsiasi ufficio delle Entrate, si potrà rimediare agli errori sui codici, sui periodi di
riferimento e sulla ripartizione tra più tributi dell'importo a debito o a credito indicato con un solo codice, senza spese se gli errori non incidono sul pagamento del debito tributario complessivo;
- la richiesta di esercizio dell'autotutela diventa più snella, con l’eliminazione dei riferimenti normativi e di prassi, e riporta alcuni degli atti annullabili in autotutela, come la comunicazione
di irregolarità, la cartella di pagamento, il rigetto dell'istanza di rimborso, l'avviso di accertamento o l'atto di contestazione;
- l’avviso di accertamento arriverà assieme ad una lettera con cui si indicano le opzioni del contribuente, ossia pagamento di quanto preteso, definizione delle sole sanzioni, autotutela, reclamo prima del ricorso.
I nuovi inviti alla mediazione, per cause di importo non superiore a 20mila euro, che gli uffici delle Entrate invieranno al contribuente una volta depositato o notificato il reclamo presso l'Agenzia presentano le novità più importanti. Saranno precisati data, ora e luogo dell'incontro per iniziare l'esame del reclamo/mediazione, la possibilità di delegare altra persona abilitata o di rinviare l'incontro in caso di impossibilità. Nel contempo le missive perdono riferimenti normativi, elementi di prassi ritenuti superflui.