Un contribuente che, nel 2019, ha affittato un locale commerciale sottoscrivendo un contratto di tipologia S/1 (affitto non a uso abitativo) può comunque aderire al regime della cedolare secca per gli anni successivi. L’opzione, in particolare, deve essere esercitata presentando il modello RLI 30 giorni prima della scadenza della proroga del contratto.
È questo il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 190 del 22 giugno 2020.
Nel caso di specie, l’istante aveva sottoscritto il 20 febbraio 2019 un contratto di affitto relativo a un locale commerciale e cioè prima che la Legge di Bilancio 2019 (art. 1, co. 59 della L. n. 145/2018) estendesse la possibilità di applicare il regime agevolativo, di cui all’art. 3 del D.Lgs. n. 23/2011, anche ai canoni percepiti per la locazione di immobili di classe catastale C/1 (negozi e botteghe, con determinate caratteristiche) e relative pertinenze a partire dallo scorso anno.
Descritti gli ambiti applicativi del regime facoltativo, l’Agenzia delle Entrate conferma che data, classe di immobile e tipologia di locazione corrispondono ai requisiti richiesti per l’applicazione del beneficio.
Per completare il quadro, la risposta fa poi riferimento alla circolare n. 26 dell’1 giugno 2011 secondo cui in caso di proroga, anche tacita, la scelta a favore del regime facoltativo deve avvenire entro il termine di versamento dell'imposta di registro tramite la presentazione del modello per la richiesta di registrazione degli atti e per gli adempimenti successivi (RLI).
Tuttavia, nel caso in cui (come accaduto nell’interpello) ciò non fosse avvenuto, è possibile accedere alla cedolare secca per le annualità successive aderendo entro il termine previsto per il versamento dell'imposta di registro dovuta annualmente sull'ammontare del canone relativo per il periodo di riferimento e cioè entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. Stessi termini per esercitare la revoca dal regime.
Per quanto riguarda le modalità, il documento di prassi ricorda che l’adesione alla cedolare secca o la modifica dell’opzione possono essere effettuati tramite il modello RLI.
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