Liquidazioni Iva. Un vuoto normativo penalizza il ricorso al ravvedimento operoso

Pubblicato il 03 ottobre 2017

Un nuovo comunicato congiunto delle sette sigle sindacali dei commercialisti (ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO), le Associazioni riunite in coordinamento, pone in evidenza un'anomalia sorta con l’invio da parte delle Entrate degli avvisi di irregolarità in relazione alle comunicazioni dei dati delle liquidazioni Iva, con cui si richiedere la regolarizzazione delle posizioni, per omesso o carente versamento dell’imposta, entro il termine di 30 giorni.

Le date

Il 12 giugno è scaduto il termine per la trasmissione dei dati della liquidazione Iva riguardante il primo trimestre 2017 (DL 193/2016).

Per le anomalie riscontrate, l’Agenzia delle Entrate ha inoltrato a luglio 2017 le lettere d’invito alla compliance ai contribuenti.

In questi giorni l'Agenzia sta già inviando gli avvisi di irregolarità (art. 54 bis del DPR 633/72), con richiesta di regolarizzazione entro 30 giorni, che precludono al contribuente il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso, prevedendo la sola possibilità di riduzione della sanzione al 10%.

Nulla di illecito, solo un passo indietro

E' discrezione dell’Agenzia delle Entrate decidere quando emettere l’avviso che inibisce il ricorso al ravvedimento operoso.

Le Associazioni riunite in coordinamento, nel comunicato, fanno presente che l'Agenzia, interrompendo la possibilità di applicazione del ravvedimento, pur agendo nel rispetto delle norme ha contraddetto la politica di vera compliance che l’Amministrazione porta avanti, non tenendo in debito conto l’attuale situazione economica delle imprese, soprattutto delle piccole e medie attività.

La previsione del ravvedimento operoso ha rappresentato un passo avanti nel rapporto fisco-contribuente, è ora il caso di riempire il vuoto normativo che non prevede il tempo che deve intercorrere tra l’invio della lettera di compliance e l’emissione dell’avviso di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Spesometro in attesa di proroga lunga

Intanto, si avvicina la fine della mini scadenza al 5 ottobre per l'invio ai fini dello spesometro. Domani il presidente e l'Ad di Sogei saranno ascoltati in audizione davanti alla commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria per gli intoppi tecnici della piattaforma.

L'ipotesi dei tecnici del Mef è di una proroga al 16 ottobre 2017, veicolata da un Dpcm.

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