L'INPS, con la circolare n. 125 del 4 novembre 2022, comunica il passaggio all’utilizzo esclusivo del canale telematico per il trattamento di fine servizio (TFS) e per il trattamento di fine rapporto (TFR) a decorrere dal 1° gennaio 2023.
Il passaggio si colloca nell'ambito del più ampio processo di digitalizzazione dei servizi e delle procedure amministrative finalizzato a potenziare l'interoperabilità dell'INPS con le pubbliche Amministrazioni e a ridurre i tempi di definizione della procedura di liquidazione del TFS-TFR.
In particolare, l'Istituto vuole superare le criticità riscontrate nella trasmissione da parte delle Amministrazioni pubbliche dei modelli “PL/1”, “350/P” e “TFR/1” cartacei richiesti per la liquidazione del TFS e del TFR, recuperando le informazioni disponibili nelle denunce contributive mensili del flusso Uniemens inviate dalle Amministrazioni stesse.
Per i rapporti di lavoro a tempo determinato del comparto Scuola l'invio dei dati giuridico-economici necessari alla liquidazione del TFR continua ad avvenire attraverso il flusso telematico MUR/MEF.
L'INPS illustra, nel nuovo flusso integrato tra TFS e Posizione Assicurativa in Uniemens, la sequenza di adempimenti a carico del datore di lavoro e della Struttura territoriale di competenza che si articola nelle seguenti fasi:
Il primo ad attivarsi è il datore di lavoro che deve verificare la completezza e la correttezza della Posizione Assicurativa per la certificazione e la liquidazione della prestazione TFS.
Il datore di lavoro dovrà in particolare verificare, in ciascun periodo lavorativo utile ai fini TFS, la presenza delle informazioni riguardanti la Cassa previdenziale e regime di fine servizio, il corretto tipo impiego e tipo servizio, il tipo part-time e percentuale part-time (laddove previsto), il motivo di cessazione sull’ultimo periodo di servizio e la certificazione e la validazione di tutti i periodi utili.
Segue l’inserimento, sempre da parte dell'Amministrazione, dell’Ultimo Miglio TFS, con lo strumento “Nuova Passweb” .
A tal fine il datore di lavoro dovrà confermare i “Dati utili”, ossia i dati giuridici estratti dalla Posizione Assicurativa e inserire i “Dati retributivi”, ossia specifici dati economici da rendere in base al comparto di appartenenza.
Con la nuova Comunicazione di Cessazione TFS, disponibile nel sito dell’Istituto in sostituzione dei modelli “PL/1” e “350/P”, l’Amministrazione comunica alla Struttura territoriale INPS competente gli altri dati utili per il calcolo del TFS.
Le principali informazioni che l’Amministrazione deve comunicare, inserendole nelle apposite sezioni, sono lo stato di pagamento dei riscatti TFS presenti negli archivi INPS, la documentazione (da allegare) per riscatti TFS non presenti negli archivi INPS, i dati relativi ai periodi di servizio prestati presso Enti non iscritti ai fini previdenziali all’INPS (in particolare nei casi di passaggio per mobilità o periodi presso Enti soppressi), i dati relativi ai benefici di legge di cui ha usufruito l’iscritto e che comportano riflessi nella liquidazione/certificazione del TFS cedibile (ad esempio, quelli relativi al servizio militare di leva di cui alla legge 24 dicembre 1986, n. 958) nonchè ulteriori allegati utili alla Struttura territoriale INPS competente per la corretta valutazione del TFS.
Completato l'invio dei dati da parte dell'Amministrazione, l'INPS avvia la procedura di calcolo della prestazione TFS e alla certificazione del TFS cedibile in caso di domanda di cessione, ovvero alla liquidazione del TFS alla decorrenza dei termini di pagamento della prestazione.
Una volta effettuata la liquidazione del TFS, le variazioni dei dati presenti su Posizione Assicurativa, sull’Ultimo miglio TFS e sulla Comunicazione di Cessazione TFS potrebbero dare origine a un ricalcolo del valore del TFS e a una conseguente riliquidazione.
L'INPS spiega, nella circolare n. 125 del 4 novembre 2022, come comunicare le eventuali variazioni che intercorrono prima o dopo il pagamento della prima liquidazione TFS.
L'effettuazione di tutte le attività presuppone che le Amministrazioni siano abilitate ad accedere alla procedura Nuova Passweb e alla procedura di Comunicazione di Cessazione TFS.
Tali moduli devono essere inviati alla PEC della Struttura territoriale INPS di competenza.
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