Licenziamenti collettivi anche per i dirigenti
Pubblicato il 03 novembre 2014
E’ stata approvata definitivamente, ed è in attesa di pubblicazione sulla "
Gazzetta Ufficiale", la
Legge Europea 2013-bis (DDL n.
1864/2014) in cui, tra le altre cose, è prevista l’applicazione della disciplina sui
licenziamenti collettivi anche ai
dirigenti.
La modifica legislativa è conseguente alla procedura di infrazione n. 2007/4652, con la quale la Commissione Ue ha contestato all’Italia il non corretto recepimento della Direttiva
98/59/CE, a causa dell'esclusione del personale con qualifica dirigenziale dalle garanzie procedurali previste dalla norma comunitaria in materia di
licenziamenti collettivi nonché dalla sentenza della Corte di Giustizia Ue del 13 febbraio 2014 - causa
C-596/12 - che ha condannato il nostro Paese per la mancata applicazione ai dirigenti delle procedure di informazione e consultazione sindacali relative, sempre, ai licenziamenti collettivi.
Stante quanto sopra, l’
art. 16 del DDL n. 1864 prevede:
- che i dirigenti vadano
computati ai fini della verifica del superamento o meno della soglia dimensionale prevista dall’art. 24, Legge n.
223/1991;
- l’applicazione ai dirigenti delle
procedure di informazione e
consultazione sindacali relative ai licenziamenti collettivi vigenti per le altre categorie di lavoratori ed i
criteri di scelta dei dipendenti da licenziare, anche nel caso in cui, nell'ambito di una fattispecie di licenziamento collettivo, si intenda procedere al licenziamento di un solo dirigente.
La norma prevede, altresì, una
sanzione a carico dell’impresa, o del datore di lavoro non imprenditore, che non rispetti l’
obbligo di comunicazione di cui all’art. 4, comma 12, Legge n. 223/91 e dei
criteri di scelta di cui all’art. 5, comma 1, della medesima legge, che consiste nel pagamento,
in favore del dirigente, di un'
indennità in misura compresa tra dodici e ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, avuto riguardo alla natura ed alla gravità della violazione, fatte salve le diverse previsioni sulla misura dell'indennità contenute nei contratti e negli accordi collettivi applicati al rapporto di lavoro.